E’ il vino il vero traino dell’economia italiana. Nel 2015 c’è stata una forte crescita del vino italiano su ogni fronte. I dati di Mediobanca.
Mediobanca, nella sua indagine annuale sul settore del vino che precede l’avvio di Vinitaly a Verona, ha scritto che nel 2015 c’è stata una crescita del fatturato del 4,8%, le vendite all’estero sono cresciute del 6,5%, mentre quelle interne sono aumentate del 3,1%.
L’occupazione nel campo vinicolo è salita del 2,4%, mentre c’è stato un vero e proprio boom degli investimenti, che ha fatto registrare un più 18%.
All’estero vanno bene le esportazioni verso il Nord America ma ha grossi problemi l’Asia.
Verso gli States c’è stata una crescita di quasi il 14%, mentre l’Asia ordina meno vino, arretrando di circa il10%.
Ma ora arriva anche il fenomeno delle società vinicole quotate in borsa. Le prime di queste a essere quotate sono state la Italian Wine Brands e la Masi Agricola. Ma conviene investire nel vino?
Pare proprio di sì giacché da gennaio 2001 l’indice di Borsa mondiale in questo settore è cresciuto del 449%, una cifra impressionante. Vino e quotazioni, quindi.
Sarà bene tenere in considerazione quello che il mercato offre per i prossimi 4 o 5 mesi, dal momento che il trend in salita pare essere inarrestabile.
Insomma, il vino italiano tira, e non di poco, crisi a parte.