Senza dubbio il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, sta facendo molto per la popolazione della sua regione: con un pugno duro che ha contrassegnato in pochi durante questa epidemia mondiale, ha imposto limitazioni stringenti, più di quelle nazionali, e ha richiesto persino l’esercito per farle rispettare.
E quotidianamente si batte per avere più aiuti possibili dal governo, sia in termini di risorse economiche ma anche presidi sanitari e strumenti di protezione, mascherine in primis.
E proprio le mascherine lo hanno reso addirittura celebre in tutto il mondo: nei suoi discorsi pubblici si è infatti espresso in modi a dir poco folkloristici, con dichiarazioni riprese in video che hanno fatto il giro del mondo.
De Luca nei giorni scorsi accusava del mancato invio dei dispositivi, ma ieri è andato oltre, mostrando quelle che gli sono arrivate.
“La Protezione Civile ha inviato 552mila mascherine? Amici cari, vediamo di capirci, quelle sono le mascherine del coniglietto Bunny”, ha detto in diretta streaming.
Poi rincara la dose: “Sono mascherine ottime per pulire gli occhiali ma per gli ospedali lasciamo perdere – ha aggiunto – ci vuole fantasia a definirle mascherine”.
De Luca ha poi reso ancora più “folkjloristica” la sua diretta: “Qui in Campania dobbiamo combattere due nemici. Il primo è il virus. Il secondo sono i ‘porta seccia’. Dicansi porta seccia i soggetti dotati di poteri oscuri che hanno ereditato, gente che sta male se le cose vanno bene. – ha detto – Avete un tale buco nero tra le vostre orecchie che non consente l’uscita del pensiero. Io ho detto che senza forniture eravamo vicino al collasso, loro hanno detto che la Campania è al collasso, non è arrivato alcun collasso”.