Victor Willis e il Caso “YMCA”: La Difesa del Frontman dei Village People

Antonio Capobianco

Victor Willis, membro fondatore dei Village People, ha recentemente preso posizione sulla controversa associazione della celebre canzone “YMCA” con il movimento LGBTQ+ e sull’uso del brano da parte di Donald Trump durante i suoi comizi elettorali. Con un lungo post su Facebook, Willis ha affrontato alcune delle questioni più dibattute riguardo il significato della canzone e le sue implicazioni culturali.

Victor Willis e il Caso YMCA La Difesa del Frontman dei Village People
foto@BikerFan22, Public domain, via Wikimedia Commons

Un Brano Controverso, ma Redditizio

Willis ha chiarito che la scelta di permettere a Trump di utilizzare “YMCA” durante i suoi eventi non è stata casuale. Secondo il cantante, l’ex presidente aveva correttamente ottenuto la licenza BMI necessaria per l’uso del brano. Dopo aver notato quanto Trump sembrasse sinceramente divertirsi con la canzone, Willis ha deciso di non opporsi, anche se molti artisti avevano revocato i permessi per l’uso delle proprie opere durante la campagna elettorale.

L’impatto economico è stato significativo: grazie alla visibilità generata dall’uso da parte di Trump, “YMCA” ha raggiunto il primo posto in una classifica di Billboard per la prima volta in 45 anni, portando guadagni stimati in milioni di dollari. “Sono contento di aver permesso l’uso della mia canzone, e ringrazio Trump per averla scelta”, ha scritto Willis.

“YMCA” Non è un Inno Gay

Willis si è detto determinato a sfatare un mito diffuso: “YMCA” non è stata concepita come un inno gay. Il cantante ha sottolineato che tale convinzione deriva da presupposti errati legati al fatto che alcuni membri della band, così come il coautore del brano, erano gay. Willis ha ribadito che il testo si ispira alla cultura giovanile degli anni ’70 e alla comunità afroamericana di San Francisco, senza alcuna allusione esplicita alla comunità LGBTQ+.

“Quando scrissi ‘passa il tempo con tutti i ragazzi’, si trattava di uno slang per indicare l’amicizia tra ragazzi che giocano a sport o si intrattengono insieme. Non c’è nulla di gay in questo”, ha spiegato il frontman.

Un Messaggio Universale

Nonostante le controversie, Willis ha sottolineato che “YMCA” ha un messaggio universale, rivolto a tutte le persone, indipendentemente dalla loro identità o orientamento. Tuttavia, ha dichiarato di essere contrario a qualsiasi rappresentazione errata del brano come esclusivamente legato alla cultura gay.

“Il vero inno è l’appello della YMCA a persone di ogni tipo, incluso Donald Trump. Non mi dispiace che i gay lo considerino il loro inno, ma la canzone non è stata creata con quell’intento”, ha concluso.

La Lotta Legale di Willis

Per difendere l’immagine della canzone, Willis ha annunciato l’intenzione di intraprendere azioni legali contro le organizzazioni giornalistiche che continuano a definirla erroneamente un inno gay. Sua moglie, l’avvocato Karen Willis, sarà incaricata di gestire le cause.

Conclusione

Victor Willis ha voluto ribadire l’essenza inclusiva di “YMCA”, rifiutando le etichette che limitano il significato del brano. Il successo economico derivato dall’uso della canzone da parte di Donald Trump dimostra che il brano continua a essere un fenomeno culturale senza tempo, capace di superare barriere e controversie.

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