Antonello Venditti invita a votare a Roma la Raggi del Movimento 5 Stelle.
Al salone del libro Antonello viene soprattutto per presentare il suo libro “Nella notte di Roma”.
Parla in termini positivi di Torino, che è la bella copia di Roma come efficienza, e poi dice che gli piacerebbe fare il sindaco di Roma.
E ancora se ne esce con l’endorsement per Virginia Raggi, Paladina della legalità, visto che i Romani la legalità non la rispettano.
E, infatti, la prima cosa che fa è accendersi una sigaretta in un luogo dove è proibito.
E’ proprio il romano tipico, Antonello, strafottente, irriverente, arrogante, e lamentoso degli altri che non rispettano la legalità.
Non capisce che i problemi cominciano proprio da là, da una sigaretta accesa dove non si dovrebbe. E poi crede di mettere tutto a posto dicendo che alla fine Roma va amata.
Il libro che presenta Venditti non lo leggeremo, e francamente non ci interessa nemmeno sapere se sia bello o meno. Ci basta sapere che al giorno d’oggi scrivono tutti, ma proprio tutti.
Venditti parla pure in termini positivi di Luigi Petroselli, l’unico che ha fatto grandi cose per la città.
Ma magari, nella “notte prima degli esami”, un ripassino alla storia gli avrebbe fatto ricordare che ce ne sono stati anche altri e anche di più grandi. Un certo Ernesto Nathan, tanto per citarne solo uno.
Ma così va il mondo: questi che fanno i cantautori-scrittori vogliono fare il sindaci di Roma. Che dire? Al peggio davvero non c’è mai fine.