Le donne hanno combattuto dando persino la propria vita per rivendicare i propri diritti: quello di pensiero, di parola, di voto, di disporre liberamente del proprio corpo.
Eppure proprio questo ultimo diritto negli ultimi anni è quello più controverso: in sempre più stati del mondo, compresi molti della civilissima America, alle donne è vietato abortire.
E questa legge porta a controverse conseguenze, come dimostra la storia che viene in queste ore dall’Alabama: colpita alla pancia dai proiettili sparati da un’altra donna durante una lite di fronte ad un negozio, Marsha Jones è stata incriminata in Alabama per omicidio colposo per aver perso il feto di cinque mesi che portava in grembo.
La 27enne è stata ritenuta colpevole di aver iniziato la rissa con la 23enne Ebony Jemison e non essersi allontanata per salvaguardare il bambino.
“L’indagine ha mostrato che l’unica vera vittima è il bimbo non nato. E’ stata la madre del feto a iniziare e continuare il litigio che si è tradotto nella morte del bimbo”, afferma la polizia.
Ora la donna rischia fino a 20 anni di carcere.