Il Presidente del Consiglio Renzi è comunque per chiudere subito la partita sulle Unioni Civili.
Il Premier spiega la propria strategia dicendo: “Così non si va avanti, quindi o con un emendamento del governo o con la strada dell’accordo parlamentare spero che nell’arco di qualche giorno si possa chiudere al Senato. Dobbiamo mettere fine a un lungo rinvio costante”.
In buona sostanza si tratta di un cambio di linea, una linea molto più morbida e tesa al compromesso, in funzione del risultato finale, giacché i numeri al Senato, come d’altro canto evidente e da lui stesso ammesso, non ci sono.
“C’era una prova di intesa con M5S, prosegue Renzi, che mercoledì scorso, venti minuti prima del voto si è tirato indietro. Si dice che cambiare idea sia simbolo di intelligenza, allora i grillini sono geni assoluti”.
E poi ancora: “Il Pd non ha vinto le elezioni e al Senato ha 112 voti mentre gli altri 208, quindi bisogna avere un accordo e non basta con un partito ma anche con altri”.
L’accordo dovrebbe essere proprio col partito di Angelino Alfano, il quale però vuole fermamente lo stralcio della parte delle adozioni. E forse lì vincerà.