Per il Ddl Cirinnà, il disegno di legge sulle Unioni Civili, si profila l’ipotesi dello stralcio della parte riguardante le adozioni.
Il Partito Democratico, vista la mala parata, ha chiesto e ottenuto il rinvio di una settimana per le votazioni sul Ddl Cirinnà. Questo vuol dire ancora nessun accordo e massima confusione.
Per le votazioni si parla del prossimo 24 febbraio, sempre che la situazione nel frattempo si sia normalizzata.
La retromarcia del Movimento 5 Stelle ha fatto saltare tutto, ivi compresa l’ipotesi del cosiddetto Canguro, cioè quell’emendamento che avrebbe consentito di superare tutti gli altri emendamenti portati avanti a livello di ostruzionismo.
Ma che l’aria non fosse buona nei rapporti fra Pd e grillini, lo si era capito già qualche giorno fa, quando Beppe Grillo sul suo blog aveva lasciato libertà di coscienza per i suoi nelle votazioni.
Il passo successivo conseguenziale, per mettere in difficoltà ulteriore Renzi, è stato quello di negare la possibilità di votare il Canguro.
Uno più uno fa due.
Il dietrofront è stato completato. A questo punto o si va al voto, rischiando, sul Canguro, sapendo che il pentastellati non sono favorevoli, oppure si profila l’ipotesi dello stralcio della stepchild adoption. Ma potrebbe non bastare pure quest’ultima ipotesi