Sin dall’antichità classica si è creduto nei benefici del calore, facendo largo uso di terme e sauna e arrivando a pensare che la febbre fosse addirittura in grado di guarire le malattie, e gli effetti benefici del calore sono tutt’oggi riconosciuti in ambito scientifico.
La termoterapia, ad esempio, utilizza il calore esterno per provocare ipertemia nei tessuti e quindi l’aumento della circolazione nel microcircolo. L’applicazione localizzata del calore favorisce una rapida risoluzione degli stati infiammatori. La termoterapia, come dimostrato in numerosi studi, stimola i termoricettori bloccando la trasmissione dei segnali di dolore al cervello. L’applicazione continua di calore riduce in maniera significativa la sensazione di malessere.
Per scaldare i muscoli basta anche effettuare opportune operazioni di movimento note, in ambito sportivo, come fase di riscaldamento: essa rende il muscolo più prestativo e lo prepara allo sforzo, oppure a ricevere un massaggio o ad essere allungato con lo stretching. Un’altra modalità di utilizzo del calore prevede di concedersi un bel bagno di acqua calda, oppure di direzionare lo spruzzo della doccia sulla zona dolente o da guarire. Si possono anche usare impacchi caldi.
Utilizzata anche nella medicina indiana ed in quella cinese, l’applicazione del calore conosce altre metodologie: dalla moxibustione al bagno di vapore, dalla sauna all’immersione nelle acque termali, dallo stone massage all’utilizzo di sostanze termogene da applicare sulla cute.
C’è però un aspetto altrettanto importante nei confronti del quale i trattamenti benessere che si basano sul calore sono molto efficaci: quello psicologico. Le terapie a base di calore giovano allo spirito perché prendersi cura del proprio corpo vuol dire volersi bene.
Tumori, la cura potrebbe venire dal calore
Ma se il calore potesse addirittura aiutare a debellare i tumori, patologie estremamente delicate che purtroppo in molti casi sono ancora mortali?
Si trova a Terni, in Umbria, uno dei tre centri medici in Italia autorizzati alla cura delle patologie tumorali mediante l’utilizzo della ipertermia capacitiva profonda.
Nuova tecnica, utilizzata dal Centro medico Demetra di Terni, fondato nel 2007 da Marco Ballerini e da Valter Cassutti, si basa su un principio semplice: utilizzo di onde elettromagnetiche che, generando calore nel corpo del paziente, agiscono selettivamente sulle cellule malate.
Nello specifico, l’ipotermia è un metodo terapeutico che sfrutta l’energia indotta da un campo elettromagnetico a bassa frequenza (13.56 mHz). È possibile effettuarlo solo sui tumori solidi al fine di ridurre le metastasi, quindi non può essere utilizzato nelle persone affetta da leucemie o linfomi. La sua peculiarità è quella di stimolare il sistema immunitario liberando alcuni tipi di sostanze come le citochine che svolgono attività immunoregolatrici.
“La nostra specializzazione – ricordano Marco Ballerini e Valter Cassutti presidente e direttore sanitario del Centro Medico Demetra – è frutto di una collaborazione avviata anni fa con St. Istvan University di Budapest in particolare con capo del dipartimento di Biotecnica, il professor Andras Szazs. Il professor Szazs è uno dei massimi esperti mondiali degli effetti dei campi elettromagnetici sui sistemi biologici, nonché padre dell’elettroipertermia per il trattamento dei tumori solidi. L’affinamento della conoscenza di questa metodica e la presa di contatto con altre realtà italiane ed estere operanti nel settore, ci ha convinti a dotare il nostro centro di un macchinario per l’ipertermia capacitiva profonda diventando così il terzo Centro in Italia ad averlo, dopo l’Ospedale San Giuseppe di Empoli e il Policlinico di Bari”.
I macchinari più sofisticati di ipertermia sono in grado di discernere tra tessuto sano e malato a causa di una differente conducibilità elettrica, in questo modo gli effetti avversi saranno indotti esclusivamente verso le cellule malate.
Purtroppo in Italia è poco conosciuto rispetto all’estero. Ad oggi è possibile effettuarlo, oltreché presso la clinica Demetra di Terni, anche in altri centri oncologici privati. Inoltre si può richiedere in ospedali o cliniche convenzionate con l’SSN.