Il capo della campagna elettorale di Donad Trump, Corey Lewandowski, lascia l’incarico.
Ancora non se ne conoscono le ragioni: nell’ambiente del miliardario, si mormora che i due abbiano litigato sulla conduzione della campagna elettorale.
Altri dicono che semplicemente, dal momento che Trump sembra arrancare nella corsa contro la Clinton, abbia deciso di sostituirlo.
Per il New York Times, l’uscita di scena di Lewandowski è una cosa tutto sommato abbastanza normale, giacché lo staff del miliardario aveva in animo di fare aggiustamenti importanti in occasione della campagna elettorale fra il contendente democratico e quello repubblicano.
Fatto sta che non capita tutti i giorni che si cambi in corsa un uomo di una tale importanza ai fini della campagna elettorale.
E non è nemmeno un caso che la sostituzione avvenga in un momento nel quale i rapporti col resto del Partito Repubblicano sembra non siano di nuovo idilliaci, come all’inizio della campagna elettorale sulle primarie.
Una parte consistente del Partito Repubblicano tende a non perdonare gli eccessi di Trump su posizioni eccessivamente nazionalistiche, sia per quanto riguarda l’immigrazione, sia per quanto riguarda la politica internazionale.
Vediamo se Trump, rivisitando la propria organizzazione interna, avrà la forza di recuperare il gap con Hillary Clinton.