Roberto Speranza contro Matteo Renzi, scontro duro.
La Direzione del Partito Democratico di lunedì ha segnato un punto di svolta importante, sia per la vita del governo che per il futuro del Partito Democratico.
E non a caso ci sono stati degli scontri di un certo rilievo, come ad esempio quello fra Maria Elena Boschi e Gianni Cuperlo sui referendum costituzionali.
Insomma, il clima non è proprio dei migliori. E si profila, subito dopo la celebrazione del referendum stesso, il congresso anticipato del Partito Democratico dove, evidentemente, Renzi, se vince il referendum, vuole il redde rationem.
Renzi ha proposto pure una sorta di moratoria per questi cinque mesi che separano dal referendum, una specie di tregua ai propri oppositori interni.
Se perde, si farà un nuovo segretario, ci sarà una nuova dirigenza e quasi certamente anche una nuova linea politica.
Nel frattempo anche il mite Roberto Speranza se la prende col segretario del suo partito, dicendo: “Apprendo con rammarico che il primo atto della moratoria proposta ieri da Renzi è l’epurazione del Presidente del Consiglio regionale in Basilicata avvenuta per mano del neo renzianissimo Presidente Marcello Pittella. Una scelta sconsiderata e priva di qualsiasi legittimazione formale”.