Spedizioni nel Regno Unito e Brexit: quali prospettive?

Antonio Capobianco

Il Regno Unito, dopo un lungo periodo di tira e molla, è uscito ufficialmente dall’Unione Europea il 1° febbraio del 2020, anche se fino a fine 2020 non cambia nulla per i cittadini locali e stranieri e per le aziende.

Da marzo a dicembre si applicano, dunque, le normative UE che comprendono anche il libero scambio di persone e cose tra gli Stati in attesa dell’effettiva introduzione delle nuove normative locali a partire dall’inizio 2021.

In questo articolo prendiamo in considerazione le probabili modifiche che entreranno in vigore a breve in materia di spedizioni di pacchi nel Regno Unito.

Pacchi nel Regno Unito al miglior prezzo

Districarsi nella situazione del Regno Unito post Brexit non è per nulla semplice e non lo è nemmeno trovare un corriere affidabile, economico e veloce a cui affidare i nostri prodotti da far recapitare nel territorio britannico.

In alternativa alla scelta diretta del corriere, è possibile spedire in Regno Unito con ParcelABC, sito web fondato a Londra che vanta anni di esperienza nella selezione dei servizi con il miglior rapporto qualità/prezzo nel settore delle spedizioni internazionali.

Spedizioni nel Regno Unito e Brexit quali prospettive

Cosa cambia per le spedizioni dopo Brexit

Come ricordato in precedenza, per il momento le spedizioni a Londra e dintorni non subiscono alcuna modifica, fino al 31 dicembre compreso è possibile inviare documenti e pacchi nel Regno Unito senza particolari limitazioni o procedure da seguire così come avviene per i Paesi che hanno deciso di rimanere nell’Unione Europea.

Da gennaio ogni spedizione dovrà essere sdoganata, così come succede per quelle destinate nei Paesi extra-UE.

Le merci sono suddivise in categorie e identificate attraverso un codice di otto cifre che ne determina la natura e il dazio che eventualmente bisogna pagare per sbloccare la spedizione.

Se si decide di spedire un regalo o un prodotto venduto nel Regno Unito, bisognerà allegare una fattura commerciale o proforma in almeno quattro copie, in lingua inglese.

Sul documento dovranno essere presenti i dettagli del mittente e del destinatario e, soprattutto, una descrizione della merce spedita compreso il suo valore.

Molto probabilmente questa procedura porterà a un aumento dei tempi di spedizione di almeno un giorno lavorativo e potrebbe comportare un aumento dei prezzi, anche se quest’ultimo aspetto non è ancora stato confermato dai vari corrieri attivi nel Regno Unito.

Tasse doganali per i pacchi nel Regno Unito

A partire da gennaio 2021, con l’introduzione del controllo doganale, i beni che, secondo le leggi del Regno Unito, devono essere dichiarati e pagare i dazi lo dovranno fare.

Ovviamente c’è tempo fino al 31 dicembre affinché UE e governo britannico si accordino sulla stesura di un documento per ridurre le tasse sulle merci e facilitare in questo modo le importazioni di prodotti nel Regno Unito, ma la prospettiva rimane comunque quella dell’introduzione dei controlli e dei dazi associati.

Per avere un’idea di ciò che succederà dal 2021 ci si può riferire a situazioni simili come, per esempio, quella che coinvolge la Svizzera, Paese non comunitario con verifiche doganali sulle merci in entrata e uscita.

Next Post

Halloween: Dolcetto o scherzetto è a basso rischio contagio

I ricercatori affermano che il rischio di trasmissione virale è basso, anche quando le caramelle vengono maneggiate da persone infette, ma il lavaggio delle mani e la disinfezione dei dolci raccolti riducono ulteriormente il rischio. Come uno spettro, la domanda incombe: quanto è rischioso fare dolcetto o scherzetto con SARS-Cov-2, […]
Halloween-Dolcetto-o-scherzetto-a-basso-rischio-contagio