SpaceShipTwo, e ora tutti, o quasi, possono andare nello spazio.
Nel senso che il privilegio non sarà riservato solo agli astronauti, ma a gente che, potendoselo permettere, intenderà fare una sorta di turismo spaziale avvalendosi delle potenzialità di questo straordinario mezzo.
La nuova navetta è stata presentata in California, nel deserto di Mojave. A realizzarla è stata la famosa ditta Virgin Galactic. Forse con un pizzico di prosopopea di troppo, l’operazione SpaceShipTwo, è stata definita “un passo avanti nella democratizzazione dello spazio”.
Il quale, peraltro, dovrebbe essere già sufficientemente democratico perché non appartenente a nessuno. Ma certamente la possibilità che, almeno in astratto, tutti possano andarci è intrigante e straordinariamente rivoluzionaria. Se poi andare lassù costerà troppo, magari sarà possibile ottenere sconti per più viaggi, o magari congrue rateizzazioni.
Purtroppo nella prima versione della navicella, in seguito a un incidente, era morto il copilota Michael Alsbury.
All’inaugurazione di quest’ultima era presente anche il grande fisico inglese Stephen Hawking, il quale ha detto, sognando un viaggio tra le stelle: “Ho la Sla da più di 50 anni e non ho paura dell’avventura. Le esplorazioni dello spazio sono sempre state un momento di unità”.
Il nuovo veicolo porterà sei persone, piloti compresi, a 15 Km di quota, sganciato da un aereo, e poi percorrerà il suo tragitto suborbitale.