Space X, il Falcon 9 è ammarato nell’Oceano Atlantico.
Il vettore spaziale Falcon 9 è finalmente riuscito, bontà sua dopo quattro tentativi falliti, ad atterrare su una nave teleguidata. Più che un ammaraggio, un mezzo ammaraggio o, se volete, mezzo ammaraggio e mezzo atterraggio.
Fatto sta che questa volta ci è riuscito, e se avesse fallito pure adesso, sarebbero stati dolori. L’imbarcazione, chiamata Drone ship, attendeva paziente in mezzo all’Atlantico, e alla fine il vettore è arrivato.
Si tratta di un’impresa mai riuscita prima. In realtà già lo scorso dicembre c’era stato un atterraggio spaziale, ma sulla terra ferma.
Il razzo di Space X aveva compiuto una missione di rilievo, portando sulla Stazione Spaziale Internazionale il modulo Beam, cioè il primo ambiente gonfiabile per astronauti.
La struttura è stata montata sabato scorso e sarà gonfiata nel mese di maggio. Proseguono quindi a spron battuto le missioni spaziali veicolate da privati, che vanno sempre più sostituendo quelle pubbliche governate direttamente dagli Stati.
Di qui a poco, la colonizzazione dello spazio si indirizzerà sempre più verso ambiti di privatizzazione, sia in termini scientifico-esplorativi che commerciali. Le stelle non saranno più di tutti, diventeranno un fatto privato. E chissà se si potranno comprare.