Con Falcon 9 della flotta Space X, si inaugura l’era dei razzi low cost, un modo nuovo di andare nello spazio.
Se prima lo spazio era appannaggio solo di pochissimi, sostanzialmente solo gli Stati Uniti e la Russia, adesso non solo gli equipaggi spaziali sono multietnici, ma varie nazioni collaborano a progetti finalizzati alla conoscenza del cosmo.
Non solo, perché lo spazio non è più un fatto riservato ai programmi scientifici degli stati o delle organizzazioni internazionali. Adesso si cominciano a vedere società che noleggiano vettori spaziali a basso costo.
Ad esempio il Falcon 9 appartenente alla flotta di Space X, una compagnia privata di Elon Musk. Stavolta il vettore, dopo ben quattro tentativi andati a vuoto, è riuscito ad atterrare su una piattaforma in pieno oceano.
Falcon 9 era già rientrato sulla Terra con successo in una precedente missione, però l’atterraggio era avvenuto sulla terra ferma. Space X comunque si è posta come interlocutore privilegiato per missioni spaziali a basso costo, cosa importante, visti i prezzi esosissimi di questo tipo di viaggi.
Per la cronaca, Falcon 9 doveva raggiungere la stazione spaziale internazionale, quella di Samantha Cristoforetti detta Astrosamantha, per rifornirla adeguatamente in una delle periodiche missioni.