Solo poche ore fa il Papa, in un discorso molto sentito, ha sottolineato l’esigenza di abbandonare il razzismo e l’insofferenza verso i migranti, invitando tutti a ricordare che le mafie e la delinquenza in generale esistevano nello stivale molto prima che centinaia di disperati in cerca di riscatto e una vita migliore arrivassero sulle nostre coste.
All’appello, però, troppi italiani non hanno risposto, così come il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, continua a restare sordo alle richieste d’aiuto della Ong Sea Eye.
“Il tempo sta peggiorando, preghiamo mr Joseph Muscat di aiutare l’Alan Kurdi”, si legge in un tweet dell’organizzazione. “Quinto giorno sulla Alan Kurdi – si legge ancora su Twitter -. Speriamo che le menti politiche si rasserenino rapidamente per fare ciò che è umano: proteggere la vita umana”.
Visto che Salvini non ha nessuna intenzione di prestare attenzione, l’organizzazione ha provato quindi a chiedere soccorso al premier maltese, Joseph Muscat, affinché consenta l’approdo della nave che vaga nel Mediterraneo con a bordo 64 migranti soccorsi al largo della Libia.
Più nello specifico, due giorni fa Salvini aveva negato l’approdo a tutti a Lampedusa, lasciando sbarcare solo le persone più “deboli”, ma dopo che le famiglie si erano rifiutate di separarsi per far sbarcare a Lampedusa due bambini con le madri, come richiesto dalle autorità italiane, il ministro dell’Interno ha augurato loro “buon viaggio verso Berlino”.
Dal canto suo, il governo della Valletta non ha ancora ufficialmente preso una decisione se permettere o meno l’attracco ed il comandante si mantiene a distanza, navigando a non più di 5 nodi.