I ricercatori propongono una nuova terminologia per l’obesità al fine di evitare il pregiudizio e la vergogna associati a questa condizione. Sostengono che il termine “obesità” sia fuorviante e che non rifletta la natura ereditaria della malattia. Secondo gli esperti, il concetto di indice di massa corporea (BMI) confonde molte persone riguardo a cosa significhi veramente essere obesi, poiché spesso si pensa che si tratti solo di un accumulo eccessivo di grasso corporeo.
I ricercatori suggeriscono che l’obesità venga rinominata come “Disregolazione cronica dell’appetito“, al fine di promuovere una migliore comprensione della malattia e incoraggiare le persone affette a cercare cure adeguate. La dott.ssa Margaret Steele dell’University College Cork sostiene che è necessario distinguere tra gli aspetti della salute pubblica e quelli medici dell’obesità. Afferma che non tutti coloro che sono sovrappeso sono necessariamente malati e che il peso prefissato può variare senza che ciò indichi necessariamente una patologia. Allo stesso modo, si può essere magri e tuttavia essere affetti dalla malattia.
Il Congresso europeo sull’obesità di Dublino ha proposto che le persone che affrontano problemi fisiologici dovrebbero essere diagnosticate con un termine diverso da “obesità“. Il cambio di nome potrebbe incoraggiare più individui a cercare aiuto e supporto per la loro condizione. Tuttavia, all’interno della comunità medica non c’è un accordo unanime sul significato dell’obesità.
È importante adottare un approccio gentile e compassionevole verso le persone che lottano con questa condizione senza etichettarli necessariamente come malati. Il termine “malattia” implica una inevitabilità che non è necessariamente valida per tutti i casi di obesità. Come nel caso della predisposizione genetica a dipendenze come il fumo, la malattia non viene classificata come tale, ma piuttosto come un comportamento di scelta individuale con conseguenze sulla salute.
In conclusione, è necessario considerare una nuova terminologia per l’obesità al fine di ridurre lo stigma e promuovere una migliore comprensione della malattia. La rinominazione potrebbe essere un passo importante per incoraggiare le persone ad affrontare il problema e cercare il supporto di cui hanno bisogno.