Salvatore Girone è tornato a casa e ringrazia l’Italia.
“L’Italia è bella, siamo un bel popolo”, dice. Bè, magari ci aspettavamo qualche cosa di più intelligente, o anche di più coinvolgente ma tant’é. Questi nostri militari non sono di molte parole.
Salvatore è tornato a casa, dai familiari, dagli amici, dai colleghi di lavoro. All’aeroporto ad attenderlo ieri, c’erano un po’ tutti: Pierferdinando Casini, il Ministro Gentiloni, il Ministro Pinotti, Fabrizio Cicchitto, il Sindaco di Bari De Caro, i capi di Stato Maggiore della Difesa Graziano, e della Marina De Giorgi, e chi più ne ha più ne metta.
Ma purtroppo per i due fucilieri di Marina Girone e La Torre la vicenda giudiziaria è tutt’altro che finita, anzi, paradossalmente è appena iniziata.
Si attende, infatti, la decisione dell’arbitrato internazionale che stabilirà se a processare i Marò sarà l’Italia o l’India, a causa dell’uccisione dei due pescatori indiani nel febbraio 2012.
L’auspicio naturalmente è che siano processati qui da noi. Ma, vista la velocità, constatata e conclamata, con la quale si fanno i processi sia in Italia sia in India, c’è la seria possibilità che prima del verdetto definitivo per i due sia nel frattempo sopraggiunta l’età della pensione.