La resilienza è la capacità di un organismo o di un sistema di non rimanere sconfitto da un evento che lo impatta, ma essere capace di riorganizzarsi senza perdere la propria ‘vitalità’. In politica, la resilienza è la capacità di un sistema politico di resistere alle crisi e di farvi fronte, ma anche di attraversare le transizioni in modo sostenibile, equo e democratico.
Per quanto riguarda il significato del termine resilienza in politica, la resilienza è la capacità di un sistema politico di resistere alle crisi e di farvi fronte, ma anche di attraversare le transizioni in modo sostenibile, equo e democratico. La resilienza in politica è un concetto che si riferisce alla capacità di un sistema politico di resistere alle crisi e di farvi fronte, ma anche di attraversare le transizioni in modo sostenibile, equo e democratico.
Il termine resilienza in politica è stato introdotto per la prima volta nel 1973 dallo psicologo americano Salvatore Maddi, che lo ha definito come la capacità di un individuo di superare gli eventi traumatici e di adattarsi alle situazioni di stress.
Ecco alcuni esempi di resilienza in politica:
- La resilienza del sistema sanitario italiano durante la pandemia da COVID-19.
- La resilienza del sistema politico italiano durante la crisi economica del 2008.
- La resilienza del sistema politico italiano durante la crisi politica del 2011.
- La resilienza del sistema politico italiano durante la crisi migratoria del 2015.
“Il ministro Speranza ha messo la resilienza al posto dell’immunità di gregge e il suo collega dell’economia Daniele Franco non parla più di sostegni bis ma solo di resilienza. Anche il generale Figliuolo ci accompagna dalla fascia gialla alla resilienza che è ben oltre quota 500 mila”.