Tra i settori più colpiti dalla pandemia di Coronavirus c’è senza dubbio quello aereo: migliaia di vettori sono stati costretti a terra per mesi, e ci vorranno anni prima di poter tornare ai normali volumi di spostamenti.
Tutte le compagnie sono state quindi costrette ad intervenire, ritoccando i propri piani industriali e i propri obiettivi, ma soprattutto decidendo di fare drastici tagli.
Migliaia di lavoratori hanno perso il lavoro, altrettanti rischiano di perderlo nei prossimi mesi, milioni di voli saranno cancellati.
Proprio in queste ore Ryanair ha fatto sapere che taglierà i voli in programma per settembre e ottobre del «20 percento», a causa del calo della domanda seguito alle rinnovate restrizioni ai viaggi imposte in alcuni Paesi europei per contenere il coronavirus.
«Questi tagli di capacità e riduzioni di frequenza per i mesi di settembre e ottobre sono inevitabili data la recente scarsità nelle prenotazioni a termine a causa delle restrizioni anti Covid in un certo numero di paesi dell’Ue», ha affermato il vettore in un comunicato.
Ryanair ha precisato che i tagli ai voli “saranno fortemente concentrati su quei Paesi, come Spagna, Francia e Svezia, dove i recenti tassi di aumento dei casi di Covid-19 hanno portato ad un aumento delle restrizioni di viaggio”.
La riduzione colpirà anche l’Irlanda, poiché il Paese ha imposto una quarantena di 14 giorni ai visitatori dalla maggior parte degli altri Paesi dell’Ue.