Ryanair attacca la nuova politica italiana sul bagaglio a mano

Angela Sorrentino

Se nelle prossime settimane avete intenzione di viaggiare in aereo, è bene sapere che tutti i voli da e per l’Italia, oltre a quelli all’interno dell’Italia, devono vietare l’utilizzo della cappelliere per trolley, valigette, borsoni, dopo la disposizione anti-Covid del Ministero della Salute trasmessa dall’Enac (Ente nazionale per l’aviazione civile) e poi dall’Enac alle varie Alitalia, Ryanair e Easyjet. 

In buona sostanza, quindi, sempre nell’ottica di limitare sempre il più possibile i contagi da Covid, non sarà più possibile portare il bagaglio a mano, che tra l’altro è quello preferito dalla stragrande maggioranza dei passeggeri.

Ryanair attacca la nuova politica italiana sul bagaglio a mano

Una norma tutta italiana che Ryanair non ha affatto accettato di buon grado.

“Il divieto del bagaglio a mano è folle ed espone i passeggeri a un maggiore rischio di contagio”, ha tuonato l’ad di Ryanair Eddie Wilson.

In un’intervista al Corriere, Wilson attacca l’Enac: “Rispettiamo la decisione, ma sembra una norma pensata da persone che non sanno come funziona il trasporto aereo”. “Perché l’Italia è l’unico Paese del continente ad aver preso questa regola così restrittiva?”, chiede.

«Al netto del disagio – spiega ancora Wilson al Corriere della Sera – questo divieto aumenta le occasioni di assembramento. In primo luogo le persone sono costrette a fare le code ai banchi del check-in per depositare i bagagli e questo avviene in aree dell’aeroporto con spazi che non consentono di rispettare la distanza sociale. È meno rischioso l’imbarco seguendo un ordine sequenziale sulla base della posizione del sedile».

Next Post

Domande di regolarizzazione, poche nel settore agricolo

Nel Dl Rilancio varato dal governo è stata introdotta la possibilità, dal 1° giugno al 15 luglio, di presentare domanda di sanatoria per alcune categorie di stranieri irregolari presenti nel nostro territorio. Ed in queste settimane ne sono arrivate a centinaia di domande, ma molte meno di quante ci si […]
Domande di regolarizzazione poche nel settore agricolo