Matteo Renzi chiede al Partito Democratico di non dividersi sul referendum.
Ma sentiamo cosa ha detto il segretario del Pd parlando ai segretari regionali e provinciali del partito: “Bisogna giocare all’attacco, tornare nelle piazze, coinvolgere i cittadini, tutti insieme, rinunciando alle divisioni perché quella che si gioca da qui a ottobre è la partita del cambiamento”.
“Non dividiamoci per questioni interne, prosegue Renzi, deve essere una battaglia unitaria. Se smetteremo di farci le pulci tra noi e diremo che il simbolo del Pd serve a far vincere i nostri candidati, la gente ci sarà grata”.
E poi, parlando pure della flessibilità: “L’ok di Bruxelles sulla flessibilità non è abbastanza, ma due anni fa quel termine era bandito dal vocabolario nella UE e noi lo abbiamo imposto. Stiamo dettando la linea nella UE e restituendo la speranza in Italia ma l’atteggiamento è perplesso a volte”.
“Vi chiedo di giocare all’attacco e non di rimessa e col catenaccio pensando che gli altri siano dei fenomeni”.
Insomma, molta retorica, come al solito, e un partito che stenta ad allinearsi sulle posizioni del segretario. Vediamo come va l’appello, ma restano molti dubbi.