Quello che non sai su Trap di M. Night Shyamalan

Antonio Capobianco

Trap rappresenta un ritorno alle atmosfere cupe e cariche di tensione tipiche di M. Night Shyamalan, con un tocco innovativo che mescola il thriller psicologico con un setting inusuale: un concerto pop. Il film vede come protagonista Josh Hartnett nel ruolo di Cooper, un padre apparentemente amorevole che accompagna la figlia adolescente, Riley (interpretata da Ariel Donoghue), a un concerto della pop star Lady Raven (interpretata da Saleka Shyamalan, figlia del regista). Tuttavia, ciò che sembra una serata normale si trasforma rapidamente in un incubo quando si scopre che il concerto è in realtà una trappola organizzata per catturare un famigerato serial killer noto come “The Butcher” — che non è altri che lo stesso Cooper.

Quello che non sai su Trap di M. Night Shyamalan

Punti di Forza

Uno degli aspetti più riusciti di Trap è la capacità di Shyamalan di creare tensione attraverso l’ambientazione e la regia. L’intero primo atto del film sfrutta sapientemente l’atmosfera claustrofobica del concerto, con la tensione che aumenta man mano che Cooper si rende conto della presenza di una massiccia operazione di polizia. La performance di Hartnett è stata particolarmente lodata per la sua capacità di passare con disinvoltura dal ruolo di padre affettuoso a quello di un uomo freddo e calcolatore, rivelando gradualmente la sua natura oscura.

La cinematografia, curata da Sayombhu Mukdeeprom, è altrettanto efficace nel mantenere l’attenzione dello spettatore, utilizzando inquadrature strette e movimenti di macchina che amplificano il senso di paranoia e pericolo imminente. Anche la colonna sonora, composta da Saleka, gioca un ruolo chiave nel film, anche se non tutte le canzoni sono state accolte positivamente dalla critica.

Criticità

Nonostante i punti di forza, Trap non è privo di difetti. Alcuni critici hanno sottolineato che, mentre l’idea di ambientare un thriller in un concerto era promettente, il film perde parte del suo impatto quando la storia si sposta al di fuori dell’arena, diluendo l’atmosfera di tensione accumulata nella prima metà. Inoltre, i numerosi colpi di scena, un marchio di fabbrica di Shyamalan, in questo caso sembrano a tratti eccessivi e forzati, con alcuni critici che li hanno trovati più ridicoli che sorprendenti.

Il film è stato anche criticato per un utilizzo eccessivo delle sequenze musicali, che in alcuni casi interrompono il ritmo della narrazione senza aggiungere sostanziale valore alla trama. Alcune scelte narrative e la gestione del climax finale sono state considerate poco convincenti e incoerenti, lasciando un senso di incompiutezza.

Conclusioni

Trap è un film che riflette la natura divisiva del cinema di M. Night Shyamalan. Da un lato, offre momenti di grande tensione e una performance convincente di Josh Hartnett; dall’altro, soffre di eccessive complicazioni narrative e di un finale che potrebbe deludere chi sperava in una chiusura più soddisfacente. Nonostante le sue imperfezioni, Trap riesce comunque a intrattenere, dimostrando ancora una volta la capacità di Shyamalan di mantenere il pubblico sulla corda, anche quando la storia tende a deragliare.

Valutazione complessiva: 7/10

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