Il cinema è arte, passione, storia. Da oltre un secolo, la celluloide ha immortalato storie capaci di toccare il cuore e la mente, di provocare riflessioni, di portare spettatori in mondi lontani, reali e immaginari. Quando si affronta l’arduo compito di selezionare i “film più belli in assoluto“, è inevitabile affrontare una sfida personale e soggettiva.
La bellezza, come si suol dire, è negli occhi di chi guarda. Tuttavia, alcuni film hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia del cinema e meritano un posto d’onore in qualsiasi lista.
1. “La dolce vita” (1960) di Federico Fellini.
Un’esplorazione della Roma post-bellica, con un mix di celebrità, giornalismo e alta società. Fellini conduce lo spettatore attraverso un viaggio di sette giorni nella vita di un giornalista in cerca di senso. È un’opera maestosa che riflette sulle banalità e le complessità della vita.
Link alla recensione del New York Times
2. “Il Padrino” (1972) di Francis Ford Coppola.
Basato sull’omonimo romanzo di Mario Puzo, il film di Coppola è una profonda riflessione sulla famiglia, il potere e la corruzione. Marlon Brando, con la sua iconica interpretazione di Don Vito Corleone, ha contribuito a rendere questo film una pietra miliare del cinema mondiale.
Link alla recensione di Roger Ebert
3. “Pulp Fiction” (1994) di Quentin Tarantino.
Un film audace, dal montaggio non lineare, che mescola humor nero, violenza stilizzata e dialoghi memorabili. Ha definitivamente consacrato Tarantino come uno dei registi più innovativi della sua generazione.
Link alla recensione di Empire
4. “Parasite” (2019) di Bong Joon-ho.
Vincitore della Palma d’Oro a Cannes e di quattro Oscar, “Parasite” è una satira socio-politica che si muove tra i generi con maestria, fornendo una critica affilata delle disparità di classe nella società contemporanea.
Link al sito ufficiale del film
5. “Casablanca” (1942) di Michael Curtiz.
Un classico intramontabile, “Casablanca” combina storia d’amore, spionaggio e la tensione della Seconda Guerra Mondiale in una trama avvincente. Il suo dialogo è diventato parte integrante del linguaggio culturale.
Link alla recensione del Guardian
6. “8½” (1963) di Federico Fellini.
Un film autobiografico e sognante, “8½” porta lo spettatore nell’introspezione di un regista in crisi creativa e personale. Con una narrazione che oscilla tra realtà e fantasia, Fellini offre uno sguardo penetrante sulla natura dell’arte e sull’agonia della creazione.
Link alla recensione di Criterion
7. “Il Settimo Sigillo” (1957) di Ingmar Bergman.
Uno degli esempi più noti del cinema d’arte europeo, il film racconta la storia di un cavaliere che gioca una partita a scacchi con la Morte. È una profonda meditazione sulla mortalità e sulla ricerca di significato.
Link alla recensione di The New Yorker
8. “Shichinin no samurai” (I sette samurai, 1954) di Akira Kurosawa.
Un’epica storia di coraggio e onore, il film di Kurosawa è stato un’influenza fondamentale per molti cineasti occidentali. L’azione, la strategia e la profondità dei personaggi rendono “I sette samurai” una pietra miliare del cinema giapponese e mondiale.
Link alla recensione di Roger Ebert
9. “Schindler’s List” (La lista di Schindler, 1993) di Steven Spielberg.
Un potente e commovente ritratto dell’Olocausto, il film racconta la storia vera di Oskar Schindler, un imprenditore tedesco che ha salvato la vita a oltre mille ebrei polacchi. La regia di Spielberg e la colonna sonora di John Williams lo hanno reso un capolavoro indimenticabile.
Link alla recensione di Empire
10. “La vita è bella” (1997) di Roberto Benigni.
Una commedia tragica che si svolge sullo sfondo della Seconda Guerra Mondiale, il film di Benigni racconta la storia di un padre ebreo che usa la fantasia per proteggere suo figlio dagli orrori di un campo di concentramento. Una testimonianza della forza dello spirito umano e della potenza della risata anche nelle circostanze più gravi.
Link alla recensione di The Guardian
Definire una lista dei “film più belli in assoluto” è un’impresa quasi impossibile, data la vastità e la ricchezza del panorama cinematografico mondiale. Ciò che è indubbio, però, è che il cinema ha il potere di trasportarci in mondi sconosciuti, di sfidare le nostre convinzioni e di emozionarci come poche altre forme d’arte possono fare.