Piastra per capelli

Antonio Capobianco

piastra per capelli

Come è ben noto nella moderna società il proprio look ha assunto un’importanza via via sempre maggiore. In qualsiasi situazione, ma soprattutto tu, donna, svolgi un’attività per la quale il look ha la sua importanza, ti sarai resa conto di come sia fondamentale avere anche l’acconciatura sempre in ordine.

Ahimè l’andare dal parrucchiere troppo di frequente ha i suoi costi e non tutte le donne possono permetterselo. Dall’altro lato, però, non tutte le donne sanno come fare una messa in piega in totale autonomia.

Certo, nel caso tu abbia i capelli lisci sarà più agevole per te avere un’acconciature sempre perfetta, ma molto più spesso i capelli delle donne sono solo in parte lisci, con una certa componente mossa, se non addirittura tutti mossi o, addirittura, crespi.

Grazie a Dio oggi come oggi l’acquisto di una piastra per capelli è accessibile più o meno a tutte le donne. Questo accessorio si può rivelare veramente utile e non solamente per stirarli i capelli, ma anche per ottenere l’effetto opposto, renderli mossi o anche arricciati. Sul mercato attualmente ne esistono di centinaia di tipologie ed è per tale motivo che forse una guida come questa può rivelarsi utile per aiutare ad effettuare la scelta migliore.

Come si effettua la scelta di una piastra professionale

La prima cosa da dire è che di piastre per capelli se ne trovano veramente di tantissimi modelli, a partire dalle piastre più economiche, con poche o pochissime funzioni a quelle più evolute.

Il design è quasi identico per tutte, può variare la colorazione, ma, alla fine è pur sempre una pinza termica con la propria impugnatura naturalmente con isolante termico per evitare di bruciarsi le mani.

Proviamo a considerare le caratteristiche e le funzionalità delle varie piastre

  1. La temperatura: se è troppo alta si correrebbe il rischio di bruciare i capelli ma, al contempo, se è troppo bassa rende molto difficoltosa se non impossibile la messa in piega. La scelta più utile cadrà su un modello con la regolazione della temperatura;
  2. La grandezza della piastra: la scelta sarà sempre relativa alla foltezza ed alla lunghezza dei propri capelli. Con i capelli corti sarà più adatto un modello piccolo e compatto, mentre per chi abbia i capelli lunghi e folti sarà più adatto un modello più largo.
  3. Il rivestimento: i modelli professionali attualmente sul mercato sono quasi tutti rivestiti in ceramica. Questa è la soluzione più professionale in quanto si evita di aggredire il capello e la messa in piega sarà effettuabile più fluidamente. Esistono anche modelli dotati di una tecnologia più avanzata per il rilascio di ioni con carica negativi nella capigliatura: questa tecnologia consente fissaggi migliori e più veloci;
  4. Uso su capigliatura asciutta o bagnata: la maggior parte delle piastre per capelli non consentono assolutamente l’utilizzo sui capelli umidi o, peggio, bagnati, altri, più evoluti (e costosi), permettono, invece, di mettere in piega i capelli prima della loro asciugatura con resa migliore e più veloce (i capelli umidi si modellano molto più facilmente di quelli asciutti).

 

Assolutamente importante per la scelta è anche il consumo di energia elettrica della piastra per capelli, perché quelle che consumano molto possono incidere sul bilancio familiare. Anche il tempo di riscaldamento alla temperatura d’esercizio va tenuto nella debita considerazione perché, ovviamente, prima essa viene raggiunta e per meno tempo si consumerà energia elettrica. Oltretutto le piastre che si riscaldano più in fretta sono anche quelle che si raffreddano più in fretta consentendone un quasi immediato ricovero nella propria confezione.

Infine non dimentichiamo di dare uno sguardo ai meccanismi di sicurezza della piastra: al di la degli standard imposti dal marchio CE sarà bene accertarsi, ad esempio, che la piastra disponga dello spegnimento automatico dopo un certo periodo di inattività, cosa, questa, che ci metterà al riparo da incendi domestici ove mai dovessimo dimenticarcela accesa.

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