I vaccini, noti per salvaguardare la nostra salute, differiscono significativamente nella durata della protezione che offrono. Ad esempio, il vaccino contro il tetano può garantire protezione per oltre un decennio, mentre altri, come i vaccini mRNA contro il COVID-19, mostrano un calo della protezione in pochi mesi. Ma perché accade questo? La chiave risiede nella produzione e maturazione delle plasmacellule a lunga vita, cruciali per un’immunità duratura.
Come Funzionano i Vaccini mRNA Contro il COVID-19
I vaccini mRNA, sviluppati per combattere il virus SARS-CoV-2, si sono dimostrati efficaci nel prevenire le forme gravi della malattia e nel ridurre i ricoveri. Tuttavia, questi vaccini stimolano la produzione di anticorpi mirati alla proteina spike del virus, e questi anticorpi possono diminuire rapidamente, spesso già entro tre mesi dalla vaccinazione. Nonostante la presenza di cellule immunitarie nel midollo osseo che riconoscono SARS-CoV-2, la protezione tende a svanire.
Lo Studio sul Calo della Protezione
Per approfondire questo fenomeno, un team di ricercatori guidato dal dott. F. Eun-Hyung Lee della Emory University ha condotto uno studio sui campioni di midollo osseo di 19 adulti sani, con età compresa tra 20 e 65 anni, che avevano ricevuto da due a cinque dosi di vaccini mRNA COVID-19. Questi campioni sono stati analizzati fino a 33 mesi dopo la prima dose di vaccino.
Tutti i partecipanti avevano anche ricevuto il vaccino antinfluenzale e quello contro il tetano, permettendo ai ricercatori di confrontare le risposte immunitarie. Utilizzando la citometria a flusso, una tecnica per separare le cellule immunitarie, gli scienziati hanno distinto tra cellule che producono anticorpi a vita breve e plasmacellule a vita lunga, essenziali per una protezione duratura.
I Risultati Chiave
Lo studio, pubblicato su Nature Medicine il 27 settembre 2024, ha evidenziato un quadro chiaro: le plasmacellule a lunga vita erano abbondanti per virus come l’influenza e il tetano, ma quasi assenti per SARS-CoV-2. Anche tra coloro che avevano sia vaccinazioni recenti che infezioni da COVID-19, la presenza di plasmacellule longeve specifiche per il virus era scarsa.
Cosa Significa per la Durata della Protezione
I ricercatori hanno concluso che, a differenza dei vaccini contro il tetano e l’influenza, i vaccini mRNA contro SARS-CoV-2 non riescono a stimolare la maturazione delle plasmacellule nel midollo osseo, il che spiega la protezione limitata nel tempo. Questo suggerisce che le cellule produttrici di anticorpi specifiche per SARS-CoV-2 non riescono a diventare completamente mature, a differenza di quelle generate da altri vaccini.
Il Futuro della Ricerca sui Vaccini
La scoperta sottolinea l’importanza di ulteriori ricerche per migliorare i vaccini contro SARS-CoV-2. “Il Santo Graal per i ricercatori è trovare un modo per generare plasmacellule longeve”, ha spiegato il dott. Lee. “I nostri risultati mostrano che i vaccini mRNA attuali non offrono una protezione duratura nel midollo osseo. Dobbiamo esplorare nuovi approcci, inclusi vaccini aggiornati o cambiamenti nei programmi di somministrazione, per garantire una protezione più prolungata”.
Questa ricerca apre la strada a future indagini che potrebbero rivoluzionare la nostra comprensione dell’immunità e migliorare le strategie di vaccinazione contro il COVID-19.