PC, mercato in picchiata: la fine di un era

Antonio Capobianco

PC, mercato in picchiata la fine di un eraIl mercato dei PC va in picchiata, un declino inarrestabile, forse è la fine di un’era.

Avanzano in maniera esponenziale tablet e smartphone, che ormai surrogano perfettamente, se non meglio, tutte le funzioni di un PC.

La società di ricerca lDC riporta che nel primo trimestre 2016 la vendita dei pc è scesa dell’11,5%, un dato davvero rilevante.

L’altra società Gartner ha invece quantificato il calo in poco meno, nell’ordine del 9,6%, affermando che si tratta del sesto trimestre consecutivo in calo.

Non solo, le indagini dicono che per la prima volta da nove anni a questa parte le consegne non hanno superato i 65 milioni.

Comunque la prima azienda nella classifica dei produttori è la Lenovo, con un 20% circa del mercato. Segue HP, col 19,2%, Dell col 14,9%, Apple col 7,4%, Asus col 7,2%. Ma tutti questi hanno segnato una contrazione non indifferente rispetto all’anno scorso.

Che cosa vuol dire tutto questo? Che il mercato dei pc va morendo, e nemmeno troppo lentamente? Esatto, è proprio così. Restiamo affezionati al nome PC, alla sua fisicità, alla sua grandezza, al case e alle schede interne, ma ora le cose cambiano rapidamente.

I PC sono diventati troppo ingombranti, e la loro potenza può essere tranquillamente replicata da un buon Notebook.

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