La tragedia di Ancona avrebbe dovuto insegnare più di una cosa, a dire il vero, ma soprattutto avrebbe dovuto mostrare ai ragazzi che le proprie azioni possono avere conseguenze ben più gravi di quelle preventivate.
Ed invece, prima ancora che si svolgano i funerali delle sei vittime del concerto di Sfera Ebbasta, causate dal gesto sconsiderato di spruzzare spray urticante in una sala strabordante di persone che si sono precipitate fuori, calpestando tutto e tutti, il medesimo scellerato comportamento è stato ripetuto, nientemeno che in una scuola.
Nello specifico, dello spray al peperoncino è stato spruzzato all’interno dell’Istituto tecnico industriale G. Cardano di Pavia e in una scuola di Soncino, in provincia di Cremona.
Nel primo caso sono state soccorse 48 persone dal 118, nel secondo 5 ragazzi sono stati portati al pronto soccorso con sintomi da intossicazione in codice verde.
Per il caso di Pavia, non è ancora chiara la dinamica dell’episodio: stando a una prima ricostruzione uno studente avrebbe spruzzato per scherzo lo spray urticante all’interno dello spogliatoio della palestra mentre i compagni di tre classi stavano facendo educazione fisica.
Quando l’ora è finita e i compagni sono tornati nello spogliatoio i ragazzi hanno avvertito i sintomi dell’intossicazione da sostanza urticante e sono fuggiti.
Per quanto riguarda il caso di Soncino, i 20 ragazzi che frequentano la prima dell’istituto stavano per lasciare l’aula quando una di loro ha spruzzato in aria il gas urticante. Si è formata una nube gassosa che è rimasta sospesa in aria e 5 dei venti ragazzi hanno subito una lieve intossicazione.