Nella notte del 26 dicembre, la Parker Solar Probe della NASA ha segnato un traguardo storico, avvicinandosi a soli 6,1 milioni di chilometri dalla superficie del Sole. Questo evento rappresenta un record senza precedenti, posizionando l’umanità più vicina che mai alla stella centrale del nostro Sistema Solare.
Un’impresa da record
La Parker Solar Probe ha raggiunto questa distanza record durante il suo passaggio nella corona solare, l’atmosfera esterna del Sole, in condizioni estreme. Durante la manovra, la sonda ha affrontato temperature prossime ai 980°C e radiazioni di intensità elevatissima. La velocità raggiunta? Un impressionante 692.000 chilometri orari, che ne fa l’oggetto più veloce mai creato dall’uomo.
Secondo la NASA, questo avvicinamento consente alla sonda di effettuare misurazioni cruciali:
- Comprendere come il materiale nella corona si riscaldi fino a milioni di gradi.
- Studiare l’origine del vento solare, il flusso di particelle che lascia il Sole e influenza l’intero Sistema Solare.
- Analizzare il comportamento delle particelle energetiche accelerate a velocità prossime a quella della luce.
Un passo oltre nella comprensione del Sole
Nicola Fox, direttrice scientifica della NASA, ha sottolineato l’importanza dell’evento:
“Abbiamo studiato il Sole per secoli, ma per capire davvero la sua atmosfera è necessario avvicinarsi. Solo attraversandola possiamo raccogliere dati diretti e dettagliati.”
Questo avvicinamento da record rappresenta il culmine di un viaggio iniziato nel 2018, quando la Parker Solar Probe è stata lanciata con l’obiettivo di avvicinarsi progressivamente al Sole. Ad oggi, la sonda ha completato ben 21 orbite solari, con ogni passaggio sempre più vicino alla nostra stella.
Mettere il record in prospettiva
Pur sembrando una distanza ancora considerevole, i 6,1 milioni di chilometri della sonda dal Sole rappresentano una vicinanza straordinaria. Nicola Fox ha fornito un esempio per comprendere meglio questa scala:
“Se la distanza tra il Sole e la Terra fosse rappresentata da un metro, la Parker Solar Probe si troverebbe a soli 4 centimetri dal Sole.”
La sonda è stata progettata per resistere a condizioni estreme grazie a uno scudo termico composito di carbonio spesso 11,5 cm, che protegge i suoi delicati componenti elettronici. La velocità estrema contribuisce inoltre a limitare il tempo di esposizione alle radiazioni e al calore.
Un futuro luminoso per l’esplorazione spaziale
La missione della Parker Solar Probe rappresenta un importante passo avanti per l’astronomia e l’astrofisica. Le informazioni raccolte aiuteranno non solo a comprendere meglio il comportamento del Sole, ma anche a proteggere le tecnologie e le infrastrutture terrestri dagli effetti del vento solare e delle tempeste geomagnetiche.
Questo storico avvicinamento ci ricorda quanto sia straordinaria la capacità dell’umanità di spingersi oltre i confini conosciuti e di esplorare i misteri dello spazio profondo.