Abbiamo rischiato nuovamente una crisi internazionale, ma anche e soprattutto una crisi umanitaria, con decine di persone bloccate in mare ed impossibilitate a raggiungere la terra ferma per sbarcare, ma alla fine tutto si è risolto: ieri la procura di Agrigento ha disposto il sequestro della nave della Open Arms ferma davanti a Lampedusa e l’evacuazione immediata dei profughi a bordo.
La decisione del sequestro è stata presa al termine di un vertice che si è svolto alla Capitaneria di Porto di Lampedusa tra il procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio, che nel pomeriggio aveva fatto una ispezione sulla nave con uno staff di medici, e i vertici della Capitaneria.
E così sono stati fatti scendere intorno all’una di notte gli ultimi naufraghi a bordo della nave della ong spagnola. Dopo un rapido controllo medico, hanno passato la notte nell’hotspot dell’isola.
I naufraghi sono stati accolti da un gruppo di turisti e attivisti accorsi al molo per dare loro il benvenuto, con i passeggeri che, stanchi per la lunga permanenza in mare, si sono comunque messi ad applaudire e a cantare per festeggiare la fine della loro odissea.