Come ci insegnano già a scuola, i batteri sono microrganismi, esseri viventi piccolissimi con dimensioni nell’ordine del millesimo di millimetro e anche se non li possiamo vedere a occhio nudo, sono ovunque, nel nostro corpo e in tutto l’ambiente che ci circonda.
Oltre a essere onnipresenti, i batteri sono anche tra le forme viventi più diffuse sulla Terra, tanto che in un solo cucchiaio di terreno se ne possono trovare fino a 10.000 miliardi.
Lo Streptococcus pneumoniae, o pneumococco, è uno dei patogeni di maggiore rilevanza in tutto il mondo, sia per il numero di persone che colpisce sia per i decessi che provoca. Il dato più difficile da spiegare è come mai gli pneumococchi, che sono presenti normalmente nel naso e nella gola degli esseri umani, in alcune circostanze possono diventare letali, specialmente nei bambini e nei soggetti fortemente immunocompromessi.
Malgrado popolino abitualmente le mucose respiratorie senza creare danno, gli pneumococchi, trovando le condizioni ad essi ottimali, possono infatti replicarsi smisuratamente trasformandosi da microorganismi commensali a terribili patogeni opportunisti, capaci di scatenare malattie di entità variabile.
Le infezioni sostenute dallo pneumococco costituiscono un serio problema di sanità pubblica in ogni dove, anche se il danno che il batterio può sviluppare è pesantemente influenzato dalle condizioni igieniche del Paese; basti pensare alla pericolosità che un’infezione da pneumococco può creare nelle Nazioni in via di sviluppo.
In generale, lo pneumococco costituisce l’elemento eziologico maggiormente coinvolto nella polmonite, nell’otite media e nella batteriemia occulta; in Italia, la frequenza delle infezioni da pneumococco è sovrapponibile a quella da meningococco.
E proprio un batterio di questa tipologia probabilmente è la causa della morte di un giovane, una morte tanto inattesa quanto shoccante, non solo per la sua famiglia ma anche per tutto il paese.
Enrico ha iniziato a stare male martedì, ma inizialmente sembrava una normale influenza.
Come riporta La Stampa, qualche ora più tardi sul volto del paziente sono iniziate a comparire delle strane macchie. A quel punto il 21enne è stato trasportato in ambulanza alla guardia medica. Solo poche ore dopo, però, nella notte tra mercoledì e giovedì, alla fine ha pronunciato le sue ultime parole.
Così è deceduto a soli 21 anni il ragazzo piemontese residente a Fontaneto d’Agogna, in provincia di Novara, scomparso improvvisamente all’ospedale di Novara.
Ad ucciderlo, come abbiamo detto, un misterioso batterio killer che ora i medici stano cercando di identificare.
I medici in un primo momento avevano ipotizzato una meningite fulminante ma in realtà le successive verifiche cliniche effettuate lo hanno escluso ma per il ragazzo già non c’era più niente da fare.
Si parla ora di uno streptococco e di una infezione, ma sarà l’autopsia a stabilire con certezza l’esatta causa del decesso del giovane.
Il funerale dello sfortunato giovane è stato celebrato venerdì alle 15; la sua famiglia è molto conosciuta non solo nel piccolo centro del medio novarese, ma anche a Gattinara, dove la sorella Elisa frequenta l’istituto alberghiero. Il padre Giovanni è invece molto noto per essere stato assessore del Comune di Fontaneto per diversi anni.