Il Presidente Sergio Mattarella ed il Premier Giuseppe Conte, in questo momento storico difficilissimo, hanno dimostrato di avere il piglio deciso e le idee chiare sul da farsi.
Letteralmente “blindare” il paese, certo, per evitare di far aumentare i contagi, ma anche permettere alle famiglie di “sopravvivere”, con aiuti concreti che dovrebbero aiutare anche dall’Ue, di cui facciamo parte.
Attesissimo, nelle scorse ore, l’intervento della BCE che, però, ha deluso i più, ed in primis proprio Mattarella: proprio quando serviva più sostegno, mentre le Borse profondavano in profondo rosso, Christine Lagarde di fatto ha disattivato il bazooka del quantitative esasing, invenzione di Mario Draghi.
“L’Italia sta attraversando una condizione difficile e la sua esperienza di contrasto alla diffusione del coronavirus sarà probabilmente utile per tutti i Paesi dell’Unione europea”, ha detto Mattarella. Ecco perché, sottolinea il capo dello Stato, “si attende a buon diritto, quanto meno nel comune interesse, iniziative di solidarietà e non mosse che possono ostacolarne l’azione”.
“L’Europa richiede ai Paesi membri misure decise al fine di contrastare efficacemente l’emergenza sanitaria. In particolare il compito della Banca Centrale deve essere quello non di ostacolare, ma di agevolare tali interventi, creando condizioni finanziarie ad essi favorevoli”, ha osservato piccato Conte. “In questo momento di grande difficoltà stiamo collaborando con gli altri Paesi e con le istituzioni dell’Ue – ha poi proseguito – per garantire la salute dei cittadini. In un tale contesto non tollereremo atteggiamenti che interpretino i nostri interventi secondo logiche formali ed astratte, senza tenere conto dei bisogni reali dei cittadini”.