L’incremento delle morti legate al consumo di alcol è diventato un tema di preoccupazione crescente a livello globale, evidenziando una crisi di salute pubblica che ha richiamato l’attenzione di esperti e ricercatori. Questo fenomeno, già in aumento nei decenni precedenti, ha visto un’impennata significativa durante il primo anno della pandemia di COVID-19, sollevando interrogativi sulla relazione tra stress, isolamento e comportamenti di consumo di alcol.
Nel corso degli anni, le ricerche hanno costantemente evidenziato una traiettoria ascendente nelle morti attribuibili all’alcol, con un aumento medio annuo del 2,2% prima della pandemia. Tuttavia, tra il 2019 e il 2020, si è verificato un balzo del 25,5% nel numero di decessi legati all’alcol, totalizzando 99.107 vittime solo negli Stati Uniti. Questo incremento si è manifestato in vari modi, inclusi un aumento del 22,4% nelle morti per malattie del fegato associate all’alcol e un aumento del 40,8% nei decessi che coinvolgono alcol e oppioidi, con un rilevante incremento del 59,2% nelle morti legate all’alcol e agli oppioidi sintetici come il fentanil.
Tale situazione riflette un consumo di alcol in crescita e i relativi danni, come dimostrato dall’aumento delle richieste di trapianto per malattie del fegato associate all’alcol, dalle visite ai pronto soccorso per sintomi di astinenza alcolica e dall’incremento delle fatalità stradali legate all’alcol. Al di là delle statistiche, il consumo eccessivo di alcol è stato riconosciuto come un fattore causale in oltre 200 malattie, lesioni e altre condizioni di salute.
Questi dati evidenziano un problema di salute pubblica in peggioramento, che richiede interventi mirati per ridurre il consumo nocivo di alcol. Le strategie preventive raccomandate includono la riduzione della disponibilità e dell’accessibilità dell’alcol, l’aumento del prezzo, la regolamentazione del numero e della concentrazione dei punti vendita di alcolici, la limitazione dei giorni e delle ore di vendita dell’alcol e il rafforzamento dell’applicazione delle leggi e dei regolamenti relativi alla vendita e al servizio di alcol.
In risposta all’urgente necessità di affrontare questo problema, sono state proposte diverse misure preventive e interventi mirati. Tuttavia, la crescente incidenza delle morti legate all’alcol sottolinea l’importanza di una maggiore consapevolezza pubblica e di un impegno più forte da parte dei governi e delle organizzazioni sanitarie per implementare politiche efficaci di prevenzione e riduzione del danno. La ricerca ha rivelato un aumento significativo nel tasso di morti alcol-correlate tra le donne, un segnale allarmante che richiede un’attenzione particolare alle dinamiche di genere nel consumo di alcol e nelle strategie di intervento.
In conclusione, l’aumento delle morti legate all’alcol durante la pandemia di COVID-19 ha messo in luce le sfide legate alla gestione del consumo di alcol e dei relativi danni. Affrontare efficacemente questa crisi richiederà un approccio multidisciplinare che includa ricerca, politiche di salute pubblica, educazione e supporto alla comunità per ridurre il consumo nocivo di alcol e prevenire ulteriori perdite di vite.