Lavoro, in Italia si cerca tra parenti e amici: i dati Eurostat

Antonio Capobianco

Lavoro, in Italia si cerca tra parenti e amici: i dati EurostatL’Italiano cerca lavoro quasi esclusivamente fra parenti e amici.

Solo un quarto dei disoccupati italiani si rivolge ai centri istituzionalizzati, la percentuale restante si rivolge a conoscenti, amici, parenti. Questo il Rapporto di Eurostat per il terzo trimestre 2015.

Vuol dire che i centri per l’impiego non funzionano o, se funzionano, funzionano male. L’altra spiegazione è che l’italiano è culturalmente portato ad avvalersi dei consigli o dell’impegno di coloro che si conoscono, invece di chi fa per mestiere “il lavoro di trovare lavoro”.

In Germania la situazione è sostanzialmente ribaltata, dato che il 75,8% delle persone si rivolge ai centri pubblici. Il Paese europeo dove in assoluto si utilizzano meno i canali informali è la Svezia, col 25,3%.

Male in Italia le agenzie private, che sono utilizzate da noi solo dal 15,6% delle persone che cercano lavoro. Nel Regno Unito la percentuale è del 23,9%, mentre in Francia è del 34% .

Infine la percentuale in Italia di coloro che si offrono direttamente per un impiego è del 61,8%, mentre la media europea è del 31,9% .

Insomma, sarebbe bene che imparassimo a utilizzare, per cercare un lavoro, anche i canali più istituzionalizzati. Ammesso che funzionino, ovviamente.

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