Da giorni sullo stivale è arrivato il bel tempo ed il Mediterraneo ha acque piatte: le condizioni perfette per navigare in relativa “sicurezza”.
E a centinaia di migranti poca importa della pandemia di Coronavirus, quando nelle proprie terre devono fare i conti con povertà, fame e guerra.
Ecco perché l’Italia in queste ore si ritrova nuovamente a fare i conti con nuovi sbarchi.
Tra lunedì sera e ieri sono infatti approdati a Lampedusa oltre circa 150 migranti. Dopo gli arrivi di due barconi con 72 e 64 migranti sono infatti arrivati altri profughi su due piccole imbarcazioni.
Naturalmente i migranti al loro arrivo vengono sottoposti a controlli per il coronavirus nelle tende allestite dalla Protezione Civile sul molo Favaloro, in attesa che venga deciso dove saranno trasferiti, ma l’hotspot dell’isola è già pieno.
“Lampedusa vive una condizione di seria preoccupazione – dice il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci- non è possibile che i natanti con i migranti debbano potere arrivare sull’isola e sbarcare quei poveri fratelli quando l’hotspot è assolutamente stracolmo. Il governo non può assolutamente scaricare questo dramma sul sistema sanitario e sociale regionale, alimentando una forte tensione tra i cittadini alimentando la paura di una nuova diffusione del contagio del coronavirus”.