L’addio a Marco Pannella, a Roma un mare di folla

Antonio Capobianco

L'addio a Marco Pannella, a Roma un mare di follaL’addio a Marco Pannella, Piazza Navona a Roma invasa da un mare di folla.

Marco ci ha lasciati il 19 maggio all’età di 86 anni.

La bara era arrivata direttamente dalla sede del partito radicale ed è stata portata sul palco in piazza.

Sotto il palco una marea di persone, tante bandiere radicali e poi altre addirittura degli Stati Uniti e del Tibet.

E poi ancora uno striscione particolare e significativo per le sue ultime battaglie: “I Detenuti di Rebibbia”.

“Al mio funerale non voglio che si pianga, voglio che si rida e che ci sia musica”, aveva detto Pannella e nel cielo di Roma oggi volano note di musica jazz.

Rita Bernardini, altra leader ormai storica del partito, dal palco ha detto: “Piazza Navona era la piazza di Marco, la piazza di tante battaglie radicali vinte e perse. La piazza in cui nel 1974 festeggiammo la vittoria sul divorzio”.

Emma Bonino invece: “Marco Pannella è stato soprattutto irriso, deriso, quando non vilipeso e penso che alcuni omaggi postumi puzzino di ipocrisia lontano un miglio. Benvenuti se vi siete ricreduti ma il modo migliore per onorarlo è prestare maggiore attenzione alle battaglie che ha fatto e che abbiamo in corso”.

“Me lo avete sentito dire tante volte, ha proseguito Emma Bonino, amateci di meno e votateci di più. Non lo avete mai fatto, fatelo adesso, fatevi un regalo, mandate qualche radicale in consiglio comunale”.

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