La sindrome dell’ovaio policistico aumenta il rischio suicidio

Antonio Capobianco

La sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) è un disturbo endocrino che colpisce fino al 10% delle donne in età riproduttiva, caratterizzato da sintomi quali infertilità, acne, dismenorrea, irsutismo e obesità, i quali possono ridurre significativamente la qualità della vita.

La sindrome de ovaio policistico aumenta il rischio suicidio
Foto@Pixabay

Oltre agli impatti fisici, il PCOS è associato a un aumento del rischio di condizioni psichiatriche, come disturbi depressivi, ansia, disturbi di personalità e disturbo schizoaffettivo.

Un’estesa ricerca condotta dall’Ospedale Generale dei Veterani di Taipei, che ha esaminato dati di 18.960 donne con diagnosi di PCOS dal database nazionale taiwanese tra il 1997 e il 2012, ha rivelato che le donne con PCOS hanno un rischio 8,47 volte maggiore di tentare il suicidio rispetto al gruppo di controllo.

Questo rischio aumenta notevolmente tra gli adolescenti con PCOS, evidenziando la necessità di un monitoraggio routinario della salute mentale e del rischio di suicidio in queste pazienti​​.

La ricerca sottolinea l’importanza di un approccio integrato nella gestione del PCOS, che non si limiti solo agli aspetti fisici ma includa anche un supporto psicologico e psichiatrico.

Questo studio evidenzia la necessità di una maggiore consapevolezza tra i professionisti della salute sul collegamento tra PCOS e rischio di suicidio, per garantire un’identificazione precoce e un trattamento adeguato delle complicanze psicologiche associate a questa condizione.

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