La Nasa e la barriera del suono, il prototipo che non fa boom

Antonio Capobianco

La Nasa e la barriera del suono, il prototipo che non fa boom La Nasa ha allo studio un prototipo che al superamento della famosa barriera del suono, non emetta il caratteristico boom.

Per lo scopo è utilizzata una tecnologia chiamata Bosco, che non ha niente a che vedere con foreste e simili. Bosco è, infatti, l’acronimo di Background Oriented Schlieren Using Celestial Objects.

Questa tecnologia, come spiega l’ASI, l’Agenzia Spaziale Italiana, si avvale del metodo Schlieren, un metodo ottico di visualizzazione di disomogeneità ottiche dei campi di moto dei fluidi sviluppato 150 anni fa dal fisico tedesco August Toepler.

Brett Pauer, manager del Commercial Supersonic Technology, ha spiegato di essere molto contento dei voli effettuati, perché sono state catturate immagini spettacolari.

Con queste immagini e i relativi dati, si potranno fare nuovi studi sulle onde d’urto al fine di arrivare a progettare un velivolo talmente silenzioso che non solo non genererà più un boom supersonico, ma sarà perfettamente in linea con l’obiettivo della Quiet Supersonic Technology.

Avremo, dunque, veicoli che dal punto di vista dell’inquinamento da rumore faranno invidia ai vecchi aerei che, specialmente in fase di decollo e atterraggio, creano così tanti disagi, con relative proteste, ai cittadini che vivono in prossimità degli aeroporti.

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