Meno abitanti in Italia, gli stranieri sono 5 milioni. Le cifre le snocciola direttamente l’Istat.
Alla fine dello scorso anno in Italia risiedevano poco più di 60 milioni di persone, fra cui 5 milioni di stranieri. A livello nazionale sono l’8,3%.
Nel centro-nord rappresentano il 10,3%. Sempre che l’Istat non dia cifre approssimate per difetto, poiché la netta impressione è che gli stranieri siano molti di più.
Comunque l’Istituto Nazionale di Statistica certifica che il 2015 si è caratterizzato per una diminuzione consistente della popolazione italiana: 141.177 residenti in meno, mentre la popolazione straniera aumenta di 11.716 unità.
Questo vuol dire che, fra gli Italiani, le morti superano le nascite ormai in maniera abbastanza considerevole.
In Italia sono circa duecento le nazionalità di altri Paesi. Il 50% di questi proviene da Paesi europei.
I Rumeni sono i più rappresentati, col 22,9%, seguiti dagli Albanesi col 9,3%.
I flussi migratori tendono a confluire nelle regioni del nord e del centro, quelle tradizionalmente più in salute da un punto di vista economico.
Aumentano anche le acquisizioni della cittadinanza italiana, che nel 2015 sono arrivate a circa 178 mila.
Un quadro che si orienta anche quindi da noi verso una società multietnica ma, tutto sommato, a ritmi abbastanza lenti.