Terrore a Baghdad, quaranta morti in tre attacchi terroristici condotti dall’Isis.
L’analogia con Parigi è impressionante. Ben tre attacchi coordinati e decine di morti, in una strategia che non vuole colpire di certo solo l’Europa. Anzi, una gran parte di vittime sono concentrate in Iraq, in Siria e altri Paesi del Medioriente.
Stavolta è stato preso di mira prima un affollato centro commerciale della capitale irachena, poi un famoso caffè, e poi un’altra affollata via di Baghdad. Le zone prese di mira sembra siano tutte a maggioranza sciita.
Gli attacchi sono stati condotti nel tardo pomeriggio, cioè nei momenti in cui la gente esce di casa per andare a fare compere. Gli attentatori sparavano raffiche di mitra all’impazzata seminando morte, feriti e panico.
E, per quanto riguarda i feriti, sembra che al momento siano più di una cinquantina. La situazione in Iraq è particolarmente grave.
Qui le milizie governative non riescono a prendere il controllo di vaste zone del Paese controllate dall’Isis. Per alcuni versi la situazione è analoga a quella siriana, dove regnano grande confusione e incertezza.
E intanto la lotta fra Sunniti e Sciiti si fa sempre più cruenta. Le prime vittime del fondamentalismo islamico nel mondo sono proprio gli stessi Musulmani.