Ippica: Nuovo rilancio nel 2024

Antonio Capobianco

Nel 2024, l’ippica in Italia continuerà a guadagnare slancio grazie a eventi significativi e a nuove iniziative che hanno rafforzato la sua presenza nel panorama sportivo internazionale.

Ippica Nuovo rilancio nel 2024
Foto@Pixabay

Uno degli eventi più emblematici dell’ippica italiana è il Palio di Siena, una corsa storica che si svolge nella città toscana. Questa competizione, che risale al XVII secolo, si tiene tradizionalmente il 2 luglio e il 16 agosto di ogni anno. Il Palio non è solo una gara di cavalli, ma un evento culturale profondamente radicato nelle tradizioni locali, che attira decine di migliaia di spettatori. Nel 2024, il Palio continuerà a svolgersi con grande successo, nonostante le controversie passate legate ai diritti degli animali​​.

Un’altra svolta significativa per l’ippica italiana è stata l’introduzione della distribuzione simultanea delle corse italiane in Nord America attraverso Sky Racing World. Questa iniziativa ha permesso la trasmissione in diretta delle corse di trotto da Milano e di altre gare di purosangue da undici ippodromi in tutta Italia. Questa mossa ha non solo aumentato la visibilità internazionale dell’ippica italiana, ma ha anche favorito l’integrazione dei pool di scommesse pari-mutuel, ampliando così l’accesso ai mercati di scommesse nordamericani​​.

A livello globale, l’ippica continua a essere una combinazione di sport, passione, festival, moda e adrenalina, specialmente quando combinata con le scommesse. Eventi prestigiosi come il Cheltenham Festival nel Regno Unito, l’Epsom Derby, il Royal Ascot, il Kentucky Derby negli Stati Uniti e la Dubai World Cup negli Emirati Arabi Uniti sono esempi chiave di come questo sport sia capace di attrarre l’attenzione mondiale. Questi eventi non solo offrono competizioni sportive di alto livello, ma sono anche occasioni per esibizioni di moda e celebrazioni culturali, che attirano un vasto pubblico internazionale​​.

Tassazione delle scommesse

Inizialmente, era stato proposto un dibattito sull’introduzione di una tassa fissa dell’1% sul fatturato delle scommesse, a seguito di una discussione tra il Sottosegretario allo Sport Valentina Vezzali e i ministeri fiscali italiani. Questa proposta è emersa come una risposta alle sfide finanziarie affrontate dal settore sportivo, in particolare dopo l’impatto della pandemia di COVID-19. Tuttavia, l’industria delle scommesse ha espresso forti preoccupazioni riguardo a questa imposta, mettendo in guardia sui potenziali effetti negativi che potrebbe avere sul mercato legale delle scommesse, inclusa una possibile riduzione dei ricavi del 10%-20% per i bookmaker​​.

Nondimeno, in un sviluppo successivo, l’Italia ha deciso di evitare l’introduzione di una tassa sul fatturato delle scommesse. Le nuove normative, entrate in vigore il 28 ottobre, hanno stabilito una tassa sul reddito delle scommesse al dettaglio al 20%, mentre per le scommesse online la tassa è stata fissata al 24%. Queste regole hanno anche introdotto una scommessa minima di €1 e un limite massimo di vincita di €50,000 per qualsiasi scommessa a quota fissa​​.

In relazione all’ippica, c’è stata una certa incertezza riguardo alla sua inclusione nella nuova tassa dello 0,5% sul fatturato. L’ADM, l’agenzia italiana per le dogane e i monopoli, aveva richiesto chiarimenti al ministro dello Sport, Vicenzo Spadafora, su questa questione. Un punto chiave sollevato era che il settore dell’ippica era già sottofinanziato e che l’inclusione nella nuova tassa avrebbe potuto compromettere ulteriormente il suo sostegno​​.

Mentre l’Italia ha affrontato cambiamenti significativi nelle politiche fiscali relative alle scommesse sportive, comprese quelle sull’ippica, la decisione finale ha portato a un aumento delle tasse sul reddito piuttosto che sul fatturato, evitando così alcuni degli impatti negativi più significativi che erano stati anticipati.

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