Il mistero dietro l’invecchiamento ha sempre sconcertato l’uomo.
Anche oggi, la scienza continua a farsi domande su questo processo mentre l’uomo persegue la sua ricerca permanente per l’immortalità, o almeno, l’estensione della vita.
Dopo anni di ricerca, la nostra specie sta finalmente cogliendo i primi frutti di tanti studi scientifici.
Sostenuta da un’ampia ricerca scientifica, le attuali conoscenze ci spiegano che quelle molecole organiche note come radicali liberi sono le cause della decomposizione e dell’invecchiamento.
Queste molecole instabili, una volta all’interno del corpo, cercano altre molecole con cui legarsi, distruggendo il vigore di quest’ultimo e innescando il processo di decadimento.
Una volta avviato, il processo porta infine all’invecchiamento, al danno tissutale e al ritardo.
I radicali liberi sono stati definiti come tali perché sono considerati “liberi” perché galleggiano fino a stabilizzarsi, e “radicali” nel senso che sono circondati da una miriade di molecole da cui possono ottenere un elettrone.
Queste molecole instabili esistevano non avendo un numero pari di elettroni e quindi sono alla continua ricerca di elettroni extra che possono “rubare” per diventare stabili.
Va notato correttamente che i radicali liberi sono come i ladri e reagiscono rapidamente ai composti che li circondano.
Ad un livello più ampio, questa perpetuazione non si ferma alle molecole.
In effetti, se un radicale libero avvia la reazione a catena, il tessuto stesso diventa un radicale libero una volta che un numero sufficiente di molecole è interessato.
L’effetto palla di neve si accumula all’infinito, poiché il tessuto interessato provoca il caos nelle sue controparti vicine e ,alla fine, vengono colpite aree sempre più grandi.
Il metabolismo dà naturalmente vita ad alcuni radicali liberi. Ci sono momenti in cui le cellule del sistema immunitario devono produrli per neutralizzare virus e batteri.
Tuttavia, un gran numero di radicali liberi oggi sono in realtà prodotti di pratiche umane malsane.
Questi atti ci espongono ogni giorno a un gran numero di queste molecole instabili e includono inquinamento, fumo di sigaretta, grandi quantità di alcol, radiazioni, conservanti presenti in alcuni alimenti trasformati e una serie di veleni trovati in detergenti o erbicidi e altri prodotti domestici di uso quotidiano.
A dire il vero, il corpo è in grado di gestire i radicali liberi in condizioni normali.
Il danno si verifica quando gli antiossidanti, molecole che neutralizzano i radicali liberi donando uno dei propri elettroni, non sono disponibili, o se la produzione di radicali liberi diventa eccessiva.
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