Il conto alla rovescia è ufficialmente iniziato: da lunedì 18 la stragrande maggioranza delle attività saranno nuovamente aperte al pubblico, in primis negozi di abbigliamento ma anche parrucchieri, barbieri e centri estetici.
Un progressivo ritorno alla “normalità” che sta spingendo molti a sottovalutare i pericoli che ancora permangono e sono tanti: basta poco per creare nuovi focolai e rischiare di tornare nuovamente tutti in quarantena.
Per chi ancora non è convinto, basta guardare i numeri di contagiati e vittime, che permangono ben più alti di quanto ci si auspicherebbe.
Nelle ultime 24 ore, secondo i dati della Protezione Civile, hanno infatti perso la vita 262 persone (ieri le vittime erano state 195), un dato che porta a 31.368 i decessi dall’inizio dell’emergenza.
Sul numero dei morti pesa l’impennata della Lombardia dove nelle ultime 24 ore si sono registrate 111 vittime.
Sempre in Lombardia, la regione più colpita, i casi registrati nelle ultime 24 ore sono 522 e le persone al momento in terapia intensiva sono 297.
Per fortuna continua a calare il numero delle persone attualmente positive: sono 2.017 in meno rispetto al giorno precedente, per un totale di 76.440.