In Italia aumenta il trend del lascito solidale

Antonio Capobianco

Se in passato il lascito solidale era una pratica quasi del tutto sconosciuta e di cui si avevano poche informazioni, oggi sta diventando un termine sempre più comune e popolare. Si tratta di una donazione scritta nel proprio testamento ed espressa in modo libero e consapevole in favore di organizzazioni no profit, che diventa effettiva solo al momento della morte e che non va in alcun modo a ledere i diritti della propria famiglia.

In Italia aumenta il trend del lascito solidale
foto@pixabay

Si tratta di una sorta di eredità solidale che una persona decide di lasciare per rendere il mondo un posto migliore anche quando non lo si vive più. Il lascito solidale permette quindi di destinare tutta o una parte del proprio patrimonio materiale agli enti del Terzo Settore, così da lasciare una preziosa eredità morale che continuerà a vivere anche dopo la propria morte. Rappresenta un gesto sempre più voluto e attuato dagli italiani, tanto che, come testimoniamo i dati di un’indagine del Comitato Testamento Solidale, oltre il 70% delle organizzazioni no profit ha registrato, negli ultimi 10 anni, un deciso incremento del trend di raccolta fondi da lasciti sia di patrimoni piuttosto consistenti, sia di eredità minori, frutto di una normale vita lavorativa.

Come si fa un lascito solidale

Per disporre un lascito solidale è necessario fare testamento, così da indicare al suo interno la donazione all’ente che si desidera aiutare. Si può optare per il testamento olografo, quello scritto di proprio pugno dal testatore e corredato da firma e sottoscrizione, oppure scegliere di fare testamento pubblico, redatto direttamente da un notaio alla presenza di due testimoni. Un’altra opzione è il testamento segreto: consiste in un documento scritto in forma privata dal testatore e consegnato al notaio che lo sigilla in busta chiusa alla presenza dei testimoni.

Sia quello pubblico che quello segreto hanno il vantaggio di essere difficilmente impugnabili, smarriti o falsificati, mentre il testamento olografo può necessitare di deposito presso un notaio per garantire la certezza che diventi effettivo. Il testamento non è mai definitivo e può essere annullato, modificato o corretto in ogni momento, fino a quando la persona è in vita o dispone di tutte le facoltà.

Che regole deve rispettare un lascito solidale

In Italia il lascito solidale deve rispettare alcune regole per essere valido. La legge prevede infatti una quota di eredità (quota legittima) che in ogni caso spetta agli eredi legittimi di un defunto (il coniuge o il soggetto unito civilmente e i figli, gli ascendenti) e che non può essere tolta in alcun modo.

C’è poi l’altra parte di patrimonio, definita quota disponibile, di cui ogni persona può disporre liberamente. Solo questa può essere donata a organizzazioni no profit tramite lascito testamentario. In assenza di testamento, il patrimonio viene devoluto ai parenti a partire da quelli più vicini al defunto e via via fino a quelli più lontani fino al sesto grado di parentela. Nel caso in cui non vi siano parenti entro il sesto grado, l’eredità si devolve a favore dello Stato.

Quali beni può comprendere un lascito solidale

Nel lascito solidale possono essere donate somme di denaro sotto forma di conti correnti, titoli, azioni, fondi di investimento, TFR, rendite e pensioni, ma anche beni mobili e immobili, comprese proprietà residenziali, commerciali, aree edificabili, terreni agricoli o boschivi.

L’eredità destinata a enti no profit tramite lascito solidale può inoltre comprendere diritti d’autore, brevetti e marchi o quote in società private o cooperative e buoni e titoli di Stato. Infine, è anche possibile donare polizze assicurative, come i proventi di polizze vita o sulla casa. I beni indicati nel testamento verranno destinati al beneficiario indicato, mentre i restanti beni andranno agli eredi secondo legge.

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