Secondo un nuovo studio, i viaggi a lungo termine nello spazio influiscono negativamente sulla salute umana.
L’aumento del tempo trascorso nello spazio provoca la perdita ossea negli esseri umani.
Lo studio, pubblicato su una rivista accademica chiamata Scientific Reports, ha individuato una situazione preoccupante nei viaggi spaziali. Trascorrere mesi nello spazio provoca la perdita di densità ossea negli esseri umani.
Lo studio, condotto da Leigh Gabel e dal suo team presso l’Università di Calgary, in Canada, ha campionato 17 astronauti, per lo più maschi, con un’età media di 47 anni e che avevano viaggiato nello spazio tra i quattro ed i sette mesi.
I corpi di vari 17 astronauti prima e dopo i voli spaziali sono stati registrati ad alta risoluzione utilizzando uno scanner osseo 3D e i risultati sono stati confrontati.
Alla fine dello studio, è stato stabilito che la perdita ossea era molto grave nelle persone che hanno trascorso più di sei mesi nello spazio.
Negli astronauti che hanno trascorso meno di sei mesi, è stato determinato che solo la metà della loro forza e densità ossea potevano essere riacquistate dopo essere stati a terra per almeno sei mesi.
Sebbene sia noto da tempo che trascorrere più di un mese nello spazio provoca la perdita ossea, questo studio non solo misura la quantità di perdita ossea sperimentata dagli astronauti nelle missioni spaziali, ma rivela anche quanto delle loro ossa sono diventate più forti dopo il ritorno sulla Terra.
Inoltre, lo studio mette in dubbio quanto sia sicuro per i civili viaggiare nello spazio.