Il Partito Democratico discute delle primarie per i minisindaci, e lo fa in maniera accesa.
Il Pd sta provando a mettersi d’accordo a Roma sulla indicazione dei Presidenti di Municipio, ovvero i minisindaci.
Ma sembra che ci siano due correnti contrarie, l’un contro l’altra armata. L’una fa capo all’attuale Commissario Romano, Matteo Orfini, l’altra è rappresentata da una cordata di maggiorenti del Pd romano, di cui si fanno portavoce il Capogruppo Pd alla Regione Lazio Massimiliano Valeriani e il Vicepresidente dello stesso Consiglio Regionale, Mario Ciarla.
Per i due la posizione è di non disputare le elezioni primarie, ma di riconfermare in linea generale i Presidenti uscenti.
Sulla stessa line il deputato Marco Miccoli, il quale dice che se il giudizio sull’operato dei minisindaci è positivo, non vede motivo per metterli in discussione.
Non è dello stesso parere il renziano Matteo Orfini, il quale ricorda a tutti che il Pd ha statuto e regole conseguenti che normano questi passaggi, ed è stato un errore non potere o non volere applicare queste regole.
E su questo forse non ha tutti i torti. Se le regole esistono, vanno rispettate, e se le regole dicono che vanno fatte le primarie, le motivazioni contrarie non hanno granché senso.