L’esercizio mattutino ha dimostrato di essere meno efficace quando l’obiettivo è la perdita di peso
Un recente studio condotto da ricercatori dell’Università di Leiden nei Paesi Bassi ha scoperto che i tempi dell’esercizio fisico possono influenzare il processo di perdita di peso. Secondo loro, quando l’allenamento si svolge tra mezzogiorno e mezzanotte, le possibilità di perdere peso sono maggiori rispetto a quando praticato al mattino.
La spiegazione trovata è che l’attività fisica pomeridiana o serale riduce l’insulino-resistenza, fattore che può portare ad un aumento di peso fino al 25%.
L’insulino-resistenza si verifica quando le cellule muscolari, adipose ed epatiche lottano per rispondere all’insulina e non possono assorbire facilmente il glucosio dal sangue, portando a più zucchero nel flusso sanguigno.
Studi precedenti hanno collegato l’esercizio con una migliore sensibilità all’insulina, riducendo così il rischio di sviluppare il diabete, ma gli scienziati volevano verificare se il tempismo avesse qualche effetto.
Quasi 7.000 persone di età compresa tra i 45 ei 65 anni hanno partecipato a questa indagine. La maggior parte aveva un BMI di 27 o più, il che significa che erano in sovrappeso o obesi.
Lo studio
I partecipanti sono stati sottoposti a un esame fisico durante il quale sono stati prelevati campioni di sangue per misurare i livelli di glucosio nel sangue e di insulina durante il digiuno e dopo aver mangiato.
È stato anche chiesto loro del loro stile di vita e alcuni sono stati selezionati casualmente per misurare il contenuto di grasso del fegato utilizzando scansioni MRI.
A un gruppo casuale di 955 persone è stato inoltre fornito un accelerometro combinato e un cardiofrequenzimetro da indossare per quattro giorni e notti consecutivi per monitorare i movimenti e i livelli di attività. Circa 775 persone con dati completi sono state incluse in un’analisi.
I risultati dello studio
I risultati hanno mostrato che l’esercizio pomeridiano o serale era associato a una ridotta insulino-resistenza, rispettivamente del 18% e del 25%, a fronte di una distribuzione uniforme dell’attività durante la giornata.
Non c’era alcuna differenza significativa nella resistenza all’insulina tra l’attività mattutina e l’attività distribuita uniformemente durante il giorno.
È stato anche osservato che un’attività fisica da moderata a vigorosa riduceva il contenuto di grassi nel fegato e riduceva anche la resistenza all’insulina.