Il Consiglio di Stato francese annulla il divieto di vendita dei fiori di canapa contenenti cannabidiolo

Antonio Capobianco

Il cannabidiolo non rappresenta un “rischio per la salute pubblica che giustifichi un divieto generale e assoluto”, ha dichiarato il Consiglio di Stato francese nello scorso dicembre.

Questo significa che ora in Francia sarà possibile acquistare fiori e foglie al CBD liberamente, senza incorrere in alcuna sanzione.

Il Consiglio di Stato francese annulla il divieto di vendita dei fiori di canapa contenenti cannabidiolo
Il Consiglio di Stato francese annulla il divieto di vendita dei fiori di canapa contenenti cannabidiolo (Foto@Pixabay)

Un caso simile all’Italia, dove la maggior parte dei consumatori acquista cannabis legale su Justbob, il portale di punta del settore.

Ma cosa succede ora in Francia con questo nuovo decreto? Scopriamolo in questo articolo.

Stop al ban per la vendita di infiorescenze e foglie CBD: cosa cambierà per i consumatori francesi?

Francia: via libera a vendita e consumo di fiori e foglie CBD

In Francia, il Consiglio di Stato è un organo governativo che agisce sia come consulente legale dell’esecutivo sia come corte suprema di giustizia amministrativa. Il tribunale ha quindi deciso giovedì 29 dicembre 2022 di annullare il decreto del 30 dicembre 2021, che aveva sostanzialmente vietato la vendita di fiori e foglie di cannabis con un livello di THC inferiore allo 0,3%.

Secondo la decisione resa pubblica dall’Alta Corte francese, essa si basa sull’idea che “il cannabidiolo (CBD) non ha effetti psicotropi e non causa dipendenza”, e quindi non rappresenta un “rischio per la salute pubblica che giustifichi un divieto generale e assoluto”.

La formulazione abituale del cannabidiolo è in olio, ma questo prodotto è venduto anche come estratto, liquido vaporizzato, capsula a base di olio o sotto forma di medicinale.

Negli Stati Uniti, ad esempio, un farmaco contenente cannabidiolo è stato approvato per l’uso come anticonvulsivante, in particolare nei bambini con epilessie refrattarie.

Tuttavia, la stessa Food and Drug Administration statunitense afferma che sono necessarie ulteriori ricerche per determinare altri benefici del CBD e per dimostrare che non ha effetti collaterali a lungo termine.

Ma torniamo alla Francia.

Legge francese sul CBD: cosa è cambiato?

Nel dicembre 2021, il governo francese ha legalizzato la vendita di prodotti derivati dalla canapa, purché quelli a base di CBD non contenessero più dello 0,3% di THC. Tuttavia, il divieto sui fiori è rimasto in vigore fino alla recente sentenza del tribunale.

Di fatto, non è ancora chiaro come il governo francese intenda distinguere la canapa dalla marijuana, che rimane illegale. La Francia ha alcune delle leggi sulla cannabis più severe dell’Europa occidentale, ma ha anche il più alto numero di consumatori di cannabis pro capite in tutto il continente.

Ma già nel novembre 2020 la Corte di Giustizia dell’Unione Europea (CGUE) aveva stabilito che il divieto francese sul CBD, una sostanza legale in molti altri Paesi europei, non era in linea con il principio della libera circolazione delle merci.

Nel 2021 invece, la Corte Suprema della magistratura francese, la Cour de Cassation, ha stabilito che qualsiasi prodotto a base di CBD fabbricato legalmente nell’Unione Europea può essere venduto legalmente in Francia.

La decisione del Consiglio di Stato di ignorare il divieto sui fiori di canapa segna una nuova era per un’industria dei fiori di canapa economicamente più sostenibile in Francia.

Il governo francese deve ora adottare una strategia per una canapa pienamente legale nel Paese, che sia compatibile con la politica agricola comune dell’UE.

L’obiettivo finale sarebbe di costruire un’industria da un miliardo di euro che genererà migliaia di nuovi posti di lavoro.

Divieto dei fiori di CBD in Francia: una decisione controversa?

Il divieto sui fiori di CBD in Francia è stata una decisione controversa che ha suscitato polemiche nel Paese.

Come abbiamo detto poco fa, nel dicembre 2021 il governo francese aveva autorizzato la vendita di prodotti a base di CBD con un contenuto di THC inferiore allo 0,3%, ma aveva contemporaneamente vietato la vendita di fiori e foglie di canapa da fumare o da bere come tè.

Il divieto si basava su due piccoli studi che sottolineavano la mancanza di prove sui possibili pericoli del CBD. Ma abbiamo anche detto che questa affermazione era in aperta contraddizione con la sentenza della CGUE, la quale affermava che il CBD non è un narcotico e che gli Stati membri dell’UE non possono vietare la commercializzazione del CBD quando è estratto dalla pianta intera.

Insomma, contraddizione sembra essere la parola d’ordine in questa faccenda.

Il divieto sui fiori di CBD è stato criticato dagli operatori del settore, che temevano potesse comportare la perdita di decine di migliaia di posti di lavoro. In risposta, era stata lanciata una petizione contro il decreto che aveva raccolto più di 40.000 firme. Questa situazione dimostra come il divieto sui fiori di CBD sia stato una questione che ha generato un’ampia opposizione in Francia.

Ma, come abbiamo detto, il Consiglio di Stato francese ha stabilito che il divieto di vendita del fiore di canapa nella sua forma grezza è “sproporzionato”.

Questo significa che ora i consumatori francesi potranno acquistare legalmente fiori e foglie di canapa: una vittoria per i sostenitori della legalizzazione della marijuana light, senza ombra di dubbio.

Conclusioni

In conclusione, la sentenza del Consiglio di Stato è una vittoria per i sostenitori della legalizzazione dei prodotti a base di canapa e una buona notizia per i consumatori francesi che cercano prodotti a base di CBD nella loro forma naturale.

Con una regolamentazione chiara ed equilibrata, l’industria della canapa in Francia dovrebbe continuare a crescere e migliorare. Di fatto, con l’annullamento del divieto, si prevede un aumento della domanda di questi prodotti sul mercato francese.

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