Il caso “Biancaneve”: Disney rafforza la sicurezza dopo il flop del live-action

Antonio Capobianco

Il remake live-action di Biancaneve targato Disney è stato al centro di numerose polemiche, con conseguenze che si sono fatte sentire anche sui social media e sulla sicurezza del cast. Il film, con protagonista Rachel Zegler, ha incontrato non solo critiche cinematografiche, ma anche una forte reazione del pubblico dovuta alle dichiarazioni dell’attrice sui social.

Disney e il caso Rachel Zegler: monitoraggio e sicurezza rafforzati

Secondo Variety, la Disney è intervenuta direttamente sulla gestione dei post social di Rachel Zegler dopo che alcune sue dichiarazioni hanno scatenato polemiche. In particolare, la situazione è degenerata quando l’attrice ha condiviso un post a favore della Palestina durante la promozione del film, scatenando reazioni contrastanti.

Il produttore Marc Platt sarebbe stato coinvolto personalmente nel tentativo di arginare la situazione, soprattutto dopo l’aumento delle minacce di morte nei confronti di Gal Gadot, co-protagonista israeliana del film. A seguito di questi eventi, la Disney ha deciso di investire in misure di sicurezza aggiuntive per proteggere il cast.

Nuove controversie dopo le elezioni USA 2024

Le tensioni non si sono fermate qui: a novembre 2024, Zegler ha nuovamente attirato l’attenzione mediatica con un post su Instagram in cui si scagliava contro l’ex presidente Donald Trump e i suoi sostenitori, scrivendo:

“Che i sostenitori di Trump, gli elettori di Trump e Trump stesso non conoscano mai la pace. F** Donald Trump.”*

Dopo le polemiche, l’attrice ha deciso di scusarsi e, secondo quanto riportato, la Disney ha assunto un esperto di social media per monitorare i suoi post in vista della première del film.

Un lancio travagliato e risultati deludenti al botteghino

Il live-action di Biancaneve ha dovuto affrontare molte sfide prima del debutto nelle sale. Già nel 2022, le dichiarazioni di Zegler critiche nei confronti del film originale del 1937 avevano suscitato reazioni negative. Inoltre, l’uso della CGI per i sette nani e il rinvio dell’uscita hanno contribuito ad alimentare le controversie.

Al box office, l’esordio del film è stato inferiore alle aspettative. Nei primi giorni di programmazione negli Stati Uniti e in Canada, Biancaneve ha incassato 43 milioni di dollari, posizionandosi al primo posto nel box office nazionale, ma ben al di sotto delle previsioni iniziali, che stimavano un guadagno di oltre 85 milioni di dollari. A livello globale, il film ha totalizzato 44 milioni di dollari, numeri poco incoraggianti considerando il budget di produzione di circa 250 milioni di dollari.

Critiche e recensioni negative

Anche il riscontro della critica non è stato favorevole: attualmente, il film ha un punteggio del 42% su Rotten Tomatoes, segnale di un’accoglienza prevalentemente negativa da parte dei recensori.

Conclusione

Il live-action di Biancaneve si conferma uno dei progetti più controversi della Disney degli ultimi anni, tra polemiche social, problemi produttivi e un debutto al botteghino sotto le aspettative. L’azienda sembra aver imparato la lezione, rafforzando il monitoraggio delle dichiarazioni pubbliche dei propri attori per evitare danni d’immagine e ripercussioni economiche.

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