Greenpeace celebra nel 2016 i suoi 45 anni di battaglie per l’ambiente e anche i 30 anni di attività in Italia.
L’organizzazione ambientalista oggi conta oltre tre milioni di sostenitori, 36 mila volontari in tutto il mondo, migliaia di attivisti, ricercatori e un numero sempre crescente di alleati.
Solo in Italia i sostenitori di Greenpeace sono oltre 77 mila, a questi si aggiungono 500 mila cyberattivisti e un migliaio di volontari.
Le battaglie a difesa dell’ambiente non si contano. Dai testi atomici, alle variazioni climatiche, alla tutela della vita marina, alle foreste, Greenpeace da 45 anni a questa parte è stata sempre in prima linea.
La storia dell’associazione nasce il 15 settembre 1971. Fu in quell’anno, infatti, che un gruppo di volontari partirono dal Canada per arrivare in Alaska per fermare i testi nucleari che si stavano eseguendo nell’isola di Amchitka.
Ma la prima volta che fu pronunciato il nome dell’associazione fu il 16 ottobre del 1970 al Pacific Coloseum di Vancouve. Quella sera si esibivano Joni Mitchell, James Taylor e Phil Ochs.
Pochi minuti prima della loro esibizione, salì sul palco Irwing Stone, attivista che già nel 1969 aveva fondato il gruppo pacifista “Dont’t Make A Wave Commitee”, il quale salutò il pubblico con un entusiasta: “Benvenuti in Greenpeace”.
I pionieri delle battaglie ambientaliste non approdarono mai sull’isola, la battaglia però fu vinta lo stesso perché la loro operazione, plateale e chiassosa, accese i riflettori sui test nucleari suscitando l’opposizione dell’opinione pubblica.
Da allora Greenpeace non si è mai fermata. Non ha mai smesso di fare la guerra ai test atomici e al nucleare ma a questo obiettivo nel tempo se ne sono aggiunti molti altri.
Intanto l’associazione punta a un Trattato delle Nazioni Unite che metta al bando le testate nucleari, e poi continua a battersi alacremente per il clima, le foreste, la fauna ittica danneggiata dall’acidificazione degli oceani.
Giuseppe Onufrio, direttore esecutivo di Greenpeace Itali, spiega: “La maggiore sfida globale dei nostri tempi è la battaglia contro i cambiamenti climatici. L’Accordo di Parigi, che ci aspettiamo sarà firmato tra una settimana, è un bel passo in avanti per raggiungere l’obiettivo ambizioso di non superare un grado e mezzo di aumento della temperatura globale e avviare la transizione verso le rinnovabili al 100 per cento per tutti”.