La plastica soffoca la fauna marina, i mari e le coste.
Greenpeace dice che la salute dei mari è minacciata soprattutto dall’effetto serra, dal riscaldamento globale, che negli ultimi anni è aumentato considerevolmente. Tuttavia la questione della plastica è parimenti importante. L’Onu afferma che gli oceani garantiscono la sopravvivenza a tre miliardi di persone e producono, in maniera diretta o indiretta, redditi per 3mila miliardi di dollari l’anno.
Questo costituisce circa il 5% del Pil di tutto il globo, una cifra enorme. Sempre secondo l’Onu diminuire la quantità di plastica che va a finire in mare, è una priorità ineludibile. Si tratta addirittura di un milione di chili che vanno a finire in mare ogni ora, il che equivale a 8,8 milioni di tonnellate ogni anno.
Si pensi che in Italia la plastica costituisce circa l’80% dei rifiuti che si trova in mare aperto e sulle coste. E, come noto, la plastica in genere non è biodegradabile. Si formano a volte delle vere e proprie isole galleggianti di questi rifiuti, e ovviamente chi ne fa le spese in prima battuta sono i pesci e gli altri animali marini.